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ON THE RAIL: LE LOCATION DEI MIGLIORI 10 FILM AMBIENTATI SUI TRENI

di Greta Cinalli e Valerio Greco

In occasione dell'uscita del nuovo film di Kenneth Branagh "Assassinio sull'Orient Express" (2017), vi facciamo scoprire le location più sorprendenti dei 10 migliori film ambientati sui treni.

Cinema e treni: un'unione che esiste da oltre un secolo e non è un caso che il cinematografo nasca proprio con "L'Arrivée d'un train à  La Ciotat" (1896) dei fratelli Lumière. Da allora, i film hanno evidenziato spesso il fascino di treni, stazioni ferroviarie e metropolitane.

Il treno diventa così il protagonista di commedie, drammi, action movies, film western, horror, di fantascienza o d'animazione. Nelle sue carrozze può succedere di tutto: storie d'amore, risse, sparizioni, omicidi e, nel suo percorso, il convoglio cinematografico attraversa paesaggi mozzafiato, grandi metropoli, imponenti catene montuose, mete esotiche e... tanti, tantissimi ponti!

Il treno ha indubbiamente esercitato un grande fascino al cinema e per questo abbiamo deciso di mostrarvi tutte le suggestive location presenti nella nostra top 10 di film ambientati su binari.

Quindi, tutti a bordo dei nostri 10 treni cinematografici più belli! Ciak, si parte!


1 - L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat

L'Arrivée d'un train en gare de La Ciotat (1895) - Auguste e Louis Lumière.

Un treno arriva in stazione, alcuni viaggiatori scendono, altri si preparano per salire. Il celebre film dei fratelli Auguste e Louis Lumière, "L'arrivée du train en gare de La Ciotat" (1895), è considerato, insieme a "La sortie de l'Usine Lumière à Lyon", uno dei primissimi film realizzati con il Cinématographe Lumière, una macchina da presa che serviva anche come proiettore cinematografico.

Hugo Cabet (2011) - Martin Scorsese

La pellicola venne girata nel 1895 e, diversamente da quello che si pensa, non venne mostrata il 28 dicembre del 1895 durante la prima proiezione pubblica a pagamento del cinematografo tenutasi al Salon indien du Grand Café di Boulevard des Capucines a Parigi, ma venne presentato per la prima volta il 6 gennaio 1896.

Su "L'arrivée du train en gare de La Ciotat" esistono varie leggende cinematografiche, come quella secondo la quale i primi spettatori sarebbero fuggiti dalla sala per paura di essere travolti dal treno! L'episodio è stato messo in scena da Martin Scorsese nel film "Hugo Cabret" (2011) e ancor prima reinterpretato in chiave comica da Paolo Villaggio in un episodio di "Superfantozzi" (1986).

Il film dei Lumière è stato girato nella stazione di La Ciotat, un comune francese situato nel dipartimento delle Bocche del Rodano nella regione della Provenza-Alpi Costa Azzurra. La struttura tipicamente provenzale della stazione è rimasta molto simile a quella di 122 anni fa.

"L'arrivée du train en gare de La Ciotat" (1895)

Stazione ferroviaria di La Ciotat, Francia.

Alla stazione di La Ciotat una targa commemorativa e, nella piattaforma opposta, due immagini dei Lumière e del loro film ricordano questo avvenimento storico.

Stazione ferroviaria di La Ciotat, Francia.

A La Ciotat esiste il cinema più antico del mondo ancora in attività, l'Éden Théâtre (il celebre Salòn Indien di Parigi purtroppo non esiste più) e anche qui, nel lontano 1899, i fratelli Lumière proiettarono"L'arrivée du train en gare de La Ciotat" di fronte ad un pubblico composto da 250 spettatori. Chiuso nel 1995, dopo anni di richieste da parti degli amanti del cinema e dopo un'attenta ristrutturazione, è stato riaperto nel 2013 e oggi è attivo nuovamente come sala cinematografica.

Eden-Théâtre, La Ciotat, Francia.


2 - Come vinsi la Guerra

Uno dei più grandi comici del cinema muto è senza dubbio Buster Keaton. Famoso per una comicità mimica, fisica e spesso acrobatica (anche per le scene più pericolose non usò mai controfigure), Keaton si aggiudicò il soprannome di “faccia di pietra” a causa dell'espressione neutra, imperturbabile e a volte triste del suo volto.

In molti dei suoi film possiamo trovare scene e gag con protagonisti i treni come, ad esempio, "Sherlock jr" (1924) e "Il capro espiatorio" (1921).

"Hard Luck" (1921)

"Come vinsi la guerra" (1926)

"Il capro espiatorio" (1921).

"Sherlock Jr." (1924)

In una delle sue pellicole più celebri, "Come vinsi la guerra" (1926), Keaton mette in scena - con l'utilizzo di veri treni d'epoca - un fatto reale avvenuto il 12 Aprile 1862 nella Georgia del Nord durante la Guerra di Secessione (lo stesso evento sarà protagonista anche del film Disney del 1956 "Le 22 spie dell'Unione"). 

Nel film, Buster Keaton è Johnny Gray, il macchinista della locomotiva chiamata "The General" (da qui il titolo originale del film). Combattuto tra l'amore per la locomotiva e quello per la dolce Annabelle Lee (Marion Mack), allo scoppio della Guerra Civile americana viene riformato perché considerato più utile come macchinista ferroviario e così perde Annabelle perché ritenuto dalla famiglia della fidanzata un codardo. Un giorno, un commando nordista confisca il treno su cui viaggia Annabelle e Johnny tenterà in ogni modo di salvarla.

"Come vinsi la guerra" (1926)

Le riprese del film sono state effettuate in Oregon, nella città di Cottage Grove, dove la maggior parte delle riprese si sono svolte a pochi passi dall'albergo in cui Buster Keaton e la sua troupe alloggiavano, il Bartell Hotel

"Come vinsi la guerra" (1926). Image courtesy of John W. Wilson, Sr., The Cottage Grove Historical Society

Cottage Grove, Oregon.

Bartell Hotel, Cottage Grove, Oregon.

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Nel vicino fiume Row, il 23 luglio del 1926 è stata girata quella che viene considerata come la sequenza più costosa della storia del cinema muto: la scena in cui un ponte in fiamme crolla mentre un treno vi passa sopra per cercare di attraversare il fiume.

"Come vinsi la guerra" (1926)

Row River, Oregon. Image courtesy of John Bengston.

Nel film Keaton non fece uso di modellini, nemmeno per questa sequenza in cui la locomotiva finisce nel fiume. Per girare la scena venne temporaneamente alzato di livello del fiume e il ponte venne appositamente costruito con l'intento di farlo crollare. Una volta caduta, la locomotiva venne lasciata in acqua per diversi decenni fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, quando venne usata per soddisfare la continua richiesta di ferro.

Per maggiori informazioni sulle location di questo film, potete consultare il sito di John Bengtson: https://silentlocations.wordpress.com/2014/09/26/how-buster-keaton-filmed-the-general/


3- La signora scompare 

Siamo nei Balcani, nello sconosciuto Stato di Brandika. Una nevicata blocca l'unico treno in partenza costringendo i viaggiatori a fermarsi per la notte nell'albergo del luogo. É qui che la bellissima Iris (Margaret Lockwood), prossima alle nozze, conosce Miss Froy (May Whitty), una simpatica vecchietta con cui condividerà il vagone alla partenza del treno l'indomani mattina.

Durante il lungo viaggio, Miss Froy improvvisamente scompare senza lasciare traccia. Iris la cerca ovunque ma senza risultati e nessuno dei passeggeri è disposto ad aiutarla. Tutti, anzi, sostengono di non aver mai visto l'anziana signora. Solo Gilbert (Michael Redgrave), un musicologo, si offre di aiutarla nella ricerca che li porterà a scoprire la verità nascosta dietro la misteriosa sparizione.

"La signora scompare" (1938)

"La signora scompare" (1938) è uno dei film del periodo inglese di Alfred Hitchcock e in esso si possono trovare tutti gli elementi tipici delle migliori pellicole del regista, a cominciare da una sceneggiatura solida e intelligente che si evolve in un'avventura mozzafiato, ricca di mistero e colpi di scena e che riesce ad incollare lo spettatore allo schermo.

"La signora scompare" (1938)

Da ricordare la geniale scena della scritta sul finestrino del treno, citata anche nella pellicola di Sidney Lumet "Assassinio sull'Orient Express" (1974).

Il film venne realizzato nell'autunno del 1937 in sole cinque settimane. Nel libro-intervista "Il cinema secondo Hitchcock" del 1966, a proposito del film il regista dice: "È stato girato nel 1938 nel piccolo teatro di posa di Islington, su di una piattaforma di 30 metri e con sopra un vagone. Il resto è stato fatto con degli schermi di trasparenza e dei modellini". La pellicola venne quindi realizzata interamente a Londra nei Gaumont-British Studios e in un piccolo teatro di Islington, un borgo a nord della città.

"La signora scompare" (1938)

Gli esterni della ferrovia sono stati girati invece nell'Hampshire e in particolar modo lungo la Longmoor Military Railway, una linea ferroviaria britannica set di molte altre produzioni cinematografiche.

"La signora scompare" (1938)

Il fantomatico Stato di Brandika non esiste ovviamente nella realtà e anche la sequenza iniziale, con la cinepresa che dall'alto riprende il treno, la valanga, il paesaggio, il piazzale della stazione (di vaga ispirazione svizzera) fino a scendere progressivamente e fermarsi proprio sulla porta dell'albergo, è stata realizzata con l'ausilio di modellini. Alfred Hitchcock amava i treni ma preferiva ricreare i suoi convogli ferroviari e le sue stazioni nel chiuso degli studios. Nonostante in "La signora scompare" i contesti scenografici siano poco convincenti e palesemente modellistici, Hitchcock è Hitchcock e lo spettatore non può fare a meno di accettare con simpatia anche la palese finzione.

"La signora scompare" (1938)

"La signora scompare" (1938)


"L'ombra del dubbio"(1943)

"Strangers on a Train" (1951)

Inoltre, durante la sua carriera cinematografica, Hitchcock ha ambientato altri suoi thriller sui treni. 

In "L'altro Uomo" (1951) - il titolo originale è "Strangers on a Train" - i protagonisti sono in viaggio sulla linea Washington-New York e progettano il piano malvagio dove il primo si offre di uccidere la moglie del secondo in cambio che quest'ultimo si occupi dell'omicidio del padre del primo. Oppure "Intrigo internazionale" (1959), dove lo sfortunato Roger Thornhill (Cary Grant), in fuga dall'FBI perchè principale sospettato di un omicidio che non ha mai compiuto, sale su un treno per Chicago senza biglietto e incontra la misteriosa Eva Kendall (Eva Marie Saint) la quale, pur avendolo riconosciuto, lo aiuta a sfuggire ai controlli sul treno. Curiosamente quest'ultimo titolo rimette in scena una situazione simile già vista nel film "Sabotatori" (1941), dove questa volta il protagonista (Robert Cummings) - ovviamente innocente - fugge sul treno di un circo.

Blackmail (1929)

Il treno compare anche all'inizio di "Marnie" (1964), dove la protagonista (Tippi Hedren) fugge col malloppo, o nel film "Il Sospetto" (1941), dove la coppia protagonista (Cary Grant e Joan Fontaine) si incontra e si ama. Ma lo si vede anche nel finale del film "L'ombra del dubbio" (1943), dove l'assassino (Joseph Cotten) muore travolto da un treno dopo aver tentato per la terza volta di uccidere la protagonista Carla (Teresa Wright). C'è pure la fuga del protagonista del film "Il club dei 39" (1935) - anche stavolta sospettato ingiustamente di un omicidio di una donna uccisa nella sua abitazione - che fugge su un treno diretto in Scozia. La cosa curiosa è che in tutti questi film citati, Alfred Hitchcock compare sempre in un suo cameo, ma ci piace ricordarlo in quello più divertente: nel suo primo film sonoro "Blackmail" (1929), dove cerca di leggere un libro sul treno mentre un bambino lo infastidisce giocando con il suo cappello.


4 - Assassinio sull'Orient Express

"Assassinio sull'Orient Express" (1974)

Adattamento cinematografico di uno dei romanzi più amati di Agatha Christie, la maestra del giallo, "Assassinio sull'Orient Express" (1974) di Sidney Lumet è il film che condusse Ingrid Bergman al suo terzo premio Oscar e che portò sul grande schermo un cast di attori veramente stellare: Sean Connery, Anthony Perkins, Lauren Bacall, Albert Finney, Jacqueline Bisset, Vanessa Redgrave, Martin Balsam, solo per citarne alcuni, che grazie alla loro bravura riuscirono nel compito di rendere memorabili i propri personaggi.

La storia è nota: durante un viaggio dell'Orient Express, che porta i suoi passeggeri da Istanbul a Londra, viene compiuto un omicidio. Mentre il treno rimane bloccato dalla neve in una zona non meglio precisata dei Balcani, Poirot, il detective più famoso del mondo, si ritrova ad investigare sul caso.

Il leggendario Orient Express della pellicola di Lumet parte da una delle città più affascinanti e misteriose al mondo, Istanbul.

La scena in cui vediamo Sean Connery e Vanessa Redgrave prendere il traghetto per Istanbul è stata girata nel molo di Salacak, nel quartiere di Üsküdar ad Istanbul. Da qui, come possiamo vedere anche nell'inquadratura con Vanessa Redgrave seduta sul traghetto, si gode una vista incredibile sul Bosforo con la Torre di Kiz Kulesi e Istanbul sullo sfondo.

"Assassinio sull'Orient Express" (1974)

"Assassinio sull'Orient Express" (1974)

Il ristorante della stazione di Istanbul è stato ricostruito all'interno di un Grand Hotel a Londra, ad oggi non identificato con precisione. La sequenza della partenza dell'Orient Express da Istanbul non è stata girata nella stazione della città turca, ma nelle officine SNCF di Landy a Saint-Denis, vicino Parigi.

"Assassinio sull'Orient Express" (1974)

"Assassinio sull'Orient Express" (1974)

Gli interni del treno sono stati costruiti negli Emi Elstree Studios a Borehomwood in Inghilterra. 

"Assassinio sull'Orient Express" (1974)

Le riprese del treno che attraversa l'Europa si sono svolte in Francia, sul massiccio del Giura lungo la linea ferroviaria Pontarlier-Gilley, vicino all'ex stazione di Montbenoît.

"Assassinio sull'Orient Express" (1974)

"Assassinio sull'Orient Express" (1974)

Il massiccio del Giura, © Frederic49 / Shutterstock.com

Richard Goodwin, uno dei produttori del film, in un'intervista ha spiegato i problemi tecnici incontrati nel girare la scena in cui il treno rimane bloccato nelle neve. Non aveva nevicato e tutto intorno il paesaggio era marrone: "stavamo girando in Francia, vicino al confine svizzero, così ho ordinato a 10 camion di scendere dalle Alpi con la neve. Sidney era rilassato a riguardo. 'Non preoccuparti', disse 'Andrà tutto bene'. E quella notte nevicò pesantemente e tutto funzionò magnificamente'.


5 - Cassandra Crossing 

Sembra un normalissimo treno in viaggio in Europa, ma in uno dei suoi vagoni si nasconde una minaccia mortale. Durante un fallito attentato alla sede dell'Organizzazione Mondiale della Sanità in Svizzera, un terrorista viene contagiato da un virus misterioso e nella fuga si nasconde sul treno che va da Ginevra a Stoccolma. Rapidamente il virus si diffonde tra i passeggeri e, per evitare un epidemia ma anche perché la notizia non trapeli, al colonnello Mackenzie (Burt Lancaster) dei servizi segreti americani non resta altra scelta che dirottare il treno in Polonia, verso il Cassandra Crossing, un ponte fatiscente ormai in disuso. L'intento è quello di far precipitare il treno mandando tutti i passeggeri verso morte certa.

Ispirato a un romanzo del giornalista investigativo Robert Katz, che firma la sceneggiatura con il regista George Pan Cosmatos e lo sceneggiatore Tom Mankiewicz, "Cassandra Crossing" (1976) si colloca nel filone dei film catastrofici in voga negli anni '70. Di produzione interamente europea, la pellicola è composta da un cast stellare: Sophia Loren, Richard Harris, O.J. Simpson, Ava Gardner e un giovane Martin Sheen.

Sebbene il film inizi con delle inquadrature aeree della bellissima città di Ginevra e della sede dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (in realtà si tratta dell'International Labour Office Building al numero 4 di route des Morillons)...

"The Cassandra Crossing" (1976)

Ginevra.

...le sequenze dell'ospedale e della stazione di partenza del treno, nonostante la scritta "Ginevra", non sono state girate in quella città, ma a Basilea. Quelli che vediamo all'inizio del film sono quindi la stazione e il "Bruderholz Spital", l'ospedale di Basilea.

"The Cassandra Crossing" (1976)

Stazione di Basilea.

Gli interni del treno sono stati realizzati negli stabilimenti romani di Cinecittà e, sempre in Italia, è stata girata la scena (che è presente nella locandina del film) della sosta a Norimberga (si deduce dal tipo di pali della linea aerea e dalla locomotiva stessa, italiana ma camuffata da locomotiva svizzera).

Alcune delle riprese del treno in corsa sono state effettuate lungo la linea ferroviaria tra Basilea e Delemont in Svizzera e sul viadotto ferroviario di St. Ursanne, presso la città di Saint Ursanne, nel cuore del Cantone del Giura.

"The Cassandra Crossing" (1976)

Viadotto ferroviario di St. Ursanne, Saint Ursanne, Svizzera

Ma ora veniamo al famoso Cassandra Crossing.

Il film si basa su fatti realmente accaduti negli anni'60, quando un treno precipitò davvero da un ponte in circostanze tuttora misteriose. Il vero viadotto si trova nella regione del lago di Solina (Solinske) in Polonia e non era chiamato “Cassandra Crossing” come nel film ma semplicemente Solinske Most (Ponte di Solinske). Il nome Cassandra/Kasundruv venne dato dalla popolazione del luogo abituata a “battezzare” i ponti con nomi della mitologia greca. La struttura ad arco del ponte era del tutto simile al famoso Viadotto di Garabit in Francia. Alla fine degli anni '60 nella zona venne costruita una diga e ciò che restava della struttura venne sommersa. 

Le riprese del ponte nel film si riferiscono al famoso viadotto di Garabit, un bellissimo ponte ad arco in ferro costruito nel XIX secolo da Gustave Eiffel nel territorio di Ruynes-en-Margeride, in Francia.

"The Cassandra Crossing" (1976)

Viadotto Garabit, Francia.


Una piccola curiosità sul film sono delle incredibili coincidenze"potteriane": il treno Ginevra-Stoccolma parte dal binario 9 e al momento della partenza vediamo indicati chiaramente i binari 9 e 10, proprio come alla stazione di King's Cross nel film "Harry Potter e la pietra filosofale" (2001). Anche il viadotto di St. Ursanne che attraversa il treno poco dopo la partenza dalla stazione di Ginevra assomiglia a quello su cui passa l'Hogwarts Express nei film della saga. Inoltre l'attore protagonista di "Cassandra Crossing", Richard Harris, partecipò anche ai primi due film di Harry Potter, nel ruolo del professor Silente. Infine, mentre stanno viaggiando sul treno, Jennifer (Sophia Loren) dice a Chamberlain (Richard Harris) che il loro divorzio le ha dato una grossa ispirazione per il suo nuovo libro. Neanche a dirlo, anche per J. K. Rowling, il divorzio fu una grossa spinta nella scrittura dei romanzi di Harry Potter.


6 - A 30 secondi dalla fine

"A 30 secondi dalla fine" (1985)

Siamo in Alaska, nel carcere di massima sicurezza di Stonehaven e "A 30 secondi dalla fine" (1985) del regista russo Andrej Končalovskij racconta la storia di un'evasione.
Oscar Mannheimer, detto Manny (Jon Voight) è un detenuto considerato dagli altri carcerati un eroe e un simbolo. Insieme al giovane Buck (Eric Roberts), evade dal carcere attraverso le fogne e, raggiunta la ferrovia, decidono di fuggire salendo su un treno. Ma poco dopo la partenza, il macchinista muore d'infarto e Manny e Buck si trovano lanciati verso l'ignoto su di un treno in corsa inseguiti dallo spietato direttore del carcere Ranken (John P. Ryan).

"A 30 secondi dalla fine" (1985)

Gli interni della prigione sono stati girati nel Blocco 1 del Montana State Prison di Powell County (Montana), un ex penitenziario che funzionò dal 1871 - ancora prima dell'annessione dello Stato negli Stati Uniti nel 1889 - fino al 1979, quando venne chiuso. La prigione è conosciuta per una celebre rivolta da parte dei carcerati avvenuta nel 1959 dopo anni di cattiva gestione della struttura. La prigione venne utilizzata come location di altri film come "Scandalo al ranch" (1975), "Fast-Walking" (1982), "La notte dell'imbroglio" (1992), "F.T.W. - Fuck The World" (1994), "The Real Thing" (1996) e "Love Comes to the Executioner" (2006).

"A 30 secondi dalla fine" (1985)

"A 30 secondi dalla fine" (1985)

Le prime scene del treno nel film vennero girate sulla Butte, Anaconda and Pacific Railway (BAP) nella zona della città di Anaconda, sempre in Montana. Le riprese della stazione di controllo vennero effettuate nel Hollywood's Pan Pacific Auditorium, conosciuto come location del musical "Xanadu" (1980) e di altri film come "Funny Lady" (1975). Dalla sua inaugurazione avvenuta nel 1935, per molti anni il Pan Pacific divenne luogo di performance musicali da parte di artisti come Elvis Presley, Leopold Stokowski,  fino alla sua chiusura a causa di un incendio nel 1989 dopo anni di degrado.

Hollywood's Pan Pacific Auditorium

Il resto delle riprese sono state effettuate in Alaska sulla linea ferroviaria principale Seward dell'Alaska Railroad, che va da Seward, attraverso Anchorage e Portage, fino a Fairbanks. La compagnia girò in esterni a 60 miglia su per le montagne, senza strade e accessibili solo in elicottero o in treno. Inoltre le riprese vennero eseguite con ulteriori precauzioni per assicurare la sicurezza dell'equipaggio. Non una sola ripresa è stata effettuata senza che tutti fossero agganciati in modo sicuro al treno in movimento.

Il ponte, che nel film per miracolo riesce a non crollare dopo il passaggio del treno, è quello situato nei pressi del Anton Anderson Memorial Tunnel ad Anchorage (Alaksa).

"A 30 secondi dalla fine" (1985)

Anton Anderson Memorial Tunnel


7 - Train de vie - Un treno per vivere

Radu Mihăileanu, regista romeno di famiglia ebraica il cui padre fu internato in un campo di concentramento nazista durante la Seconda Guerra Mondiale, in "Train de vie - Un treno per vivere" (1998) racconta in maniere ironica il sogno della fuga di un villaggio ebraico dall'orrore dei campi di sterminio.

"Train de vie" (1998)

"C'era una volta...": il film inizia così, come una favola. E il narratore di questa storia è Shlomo, il pazzo del villaggio. Sua è l'idea di evitare la cattura da parte dei nazisti simulando una deportazione in piena regola. Per realizzare questo piano folle gli abitanti del piccolo shetl dell'Europa Centrale comprano un treno, pezzo per pezzo, mimetizzandolo da convoglio nazista e sul quale alcuni di loro saliranno travestiti da soldati tedeschi. La meta da raggiungere è la terra promessa, la Palestina, passando il confine con l'URSS.

Il viaggio di questo "treno per la vita" verrà movimentato da liti, amori, preghiere in campo aperto, proseliti comunisti e attentati falliti da parte di partigiani. Peripezie tragicomiche che porteranno all'incontro con un gruppo di gitani che hanno avuto la loro stessa idea e con cui proseguiranno il viaggio insieme.

"Train de vie" (1998)

Il film è stato girato nelle bellissime campagne nei pressi di Bucarest, in Romania.

"Train de vie" (1998)

campagna in Romania

Il treno in fondo è il vero protagonista del film di Mihăileanu, ripreso da tutte le angolazioni possibili: esso rappresenta l'anima, il viaggio perenne del popolo ebraico. Bellissima e commovente la scena di Shlomo in piedi sul tetto del convoglio in corsa che urla la sua gioia con le braccia spalancate alla vita.

"Train de vie" (1998)

Una curiosità sul film è che Radu Mihăileanu aveva proposto a Roberto Benigni di interpretare il personaggio di Shlomo, il matto del villaggio ma Benigni, all'epoca impegnato nella realizzazione de "La vita è bella" (1997), rifiutò. 


8 - Il treno per il Darjeeling

Diretto da Wes Anderson e scritto dallo stesso regista insieme a Jason Schwartzman e Roman Coppola, "Il Treno per il Darjeeling" (2007) racconta la storia di tre fratelli, Francis (Owen Wilson), Peter (Adrien Brody) e Jack (Jason Schwartzman) che, a un anno dalla morte del padre, si ritrovano per fare un viaggio in India diretti al convento himalayano dove vive Patricia (Anjelica Huston), la loro madre. Insieme i tre fratelli saliranno a bordo di un treno speciale, il Darjeeling Limited, che li porterà, attraverso un lungo viaggio, a ritrovare se stessi e il loro legame reciproco da tempo perduto.

"Il treno per Darjeeling" (2007)

Per realizzare "Il Treno per Darjeeling", Wes Anderson prese ispirazione dal cinema classico indiano e in particolare modo dai film di Satyajit Ray, autore delle tre pellicole che fanno parte della Trilogia di Apu, "Pather panchali" (1952-55; Il lamento sul sentiero), "Aparajito" (1956; L'invitto) e "Apu sansar" (1959; Il mondo di Apu) - e di altri titoli come "Charulata" (1964; La moglie sola) citati anche nella colonna sonora del film grazie alle musiche del gruppo musicale

Il film si apre con una panoramica in esterni che ci porta subito nel cuore della location della pellicola, l’India. Le riprese sono state effettuate nella zona del Darjeeling, un distretto del Bengala occidentale. Le location si trovano praticamente tutte nello Stato del Rajasthan, nelle bellissime ed esotiche località di Jodhpur, Udaipur e a Osian nel deserto del Thar vicino al confine con il Pakistan.

Il direttore della fotografia Robert Yeoman ha confessato che girare questo film è stata una delle sue sfide più difficili: "Girare per le strade indiane è un pò 'incontrollabilee la vista di una macchina da presa attira sempre grandi folle. A Wes piace collocare con attenzione ciascuno dei suoi attori nell'inquadratura, ma spesso abbiamo avuto a che fare con gli spettatori sullo sfondo."

"Il Treno per il Darjeeling" (2007)

Nella realtà non esiste un treno chiamato "Darjeeling Limited" ma esiste la Darjeeling Himalayan Railway, la prima linea ferroviaria indiana costruita sulle montagne. Realizzata in meno di due anni tra il 1879 e il 1881, la ferrovia corre per 86 km da New Jalpaiguri a Darjeeling attraverso il Bengala occidentale. È una delle ferrovie più alte e affascinanti al mondo, tanto unica da essere stata nominata nel 1999 patrimonio mondiale dell'UNESCO.

Darjeeling Himalayan Railway, Bengala occidentale.

Il treno che la percorre, conosciuto con il nome di "Toy Train" o "Treno Delle Nuove" (probabilmente per il suo aspetto incantevole e pittoresco), attraversa un percorso unico sulle caratteristiche colline dell'Himalaya, trasportando i passeggeri tra rigogliose foreste e famosi giardini del tè.

il "Toy Train", Darjeeling Himalayan Railway, Bengala occidentale.

La locomotiva a vapore, attraverso questa linea ferroviaria unica al mondo tra loop (anelli, il più famoso è quello di Batasia) percorsi in retromarcia a zig zag e suggestivi punti panoramici, sale fino a Ghum, che con i suoi 2,258 metri di altitudine, è la stazione ferroviaria più alta dell'India.

Il Batasia Loop, Darjeeling Himalayan Railway, Bengala occidentale.

Il Darjeeling Limited, il treno creato appositamente per il film, è un ibrido tra un vecchio 20th Century Limited, l'Orient Express e il Palace on Wheels. Treni noti per il loro fascino e il loro lusso. Il Palace Wheels, ad esempio, è uno dei migliori treni di lusso dell'India che offre un tour di 9 giorni e 7 notti da Nuova Delhi a Jaipur, dove i turisti possono tornare indietro nel tempo e scoprire il lusso, lo sfarzo e il romanticismo di un'epoca ormai passata, durante la quale i Maharajah e i Viceré britannici viaggiavano solo nelle loro vetture personalizzate. Il treno originale venne sostituito con uno nuovo, mantenendo l'originale estetica degli interni.


9 - Source Code

L'inizio di "Source Code" (2011), del regista britannico Duncan Jones, è subito intrigante e misterioso: il pilota dell'aeronautica statunitense Colter Stevens (Jake Gyllenhaal) si sveglia su un treno di pendolari in viaggio verso Chicago. Di fronte a lui c'è Christina (Michelle Monaghan) che gli sorride e gli parla come se lo conoscesse, ma lui no ha la più pallida idea di chi sia. L'ultima cosa che ricorda è che si trovava in missione in Afghanistan.

"Source Code" (2011)

Mentre cerca di capire cosa stia succedendo, il treno esplode e si ritrova in una capsula dove da un monitor un ufficiale donna lo informa che si trova nel "Source Code", un dispositivo sperimentale che permette di rivivere gli ultimi otto minuti di vita di un'altra persona. La sua missione sarà ritornare su quel treno e rivivere continuamente quegli otto minuti finché non avrà identificato l'attentatore.

Ambientato a Chicago, il film è stato girato quasi interamente negli Studios cinematografici di Montreal, in Canada. Molte sequenze sono state realizzate con un massiccio uso di CGI (in "Source Code" ci sono 850 inquadrature con effetti visivi). La maggior parte delle riprese del treno, sia aeree che ravvicinate, sono state realizzate con l'aiuto della tecnologia digitale.

"Source Code" (2011)

Chicago

Nelle sequenze di caos girate a Chicago nello svincolo autostradale tra la Eisenhower e la Dan Ryan Expressway e sul Clark Street Bridge, la CGI è stata utilizzata per la simulazione del traffico degli ingorghi stradali. 

"Source Code" (2011)

Chicago

"Source Code" (2011)

Chicago

La stazione di Glenbrook, dove Jake Gyllenhaal scende per inseguire il presunto attentatore, in realtà non esiste. La scena è stata girata nel bellissimo Parc Jean-Drapeau a Montreal dove stazione, parcheggio e skyline di Chicago sono stati ricreati con l'ausilio della CGI. La struttura della stazione è stata ricreata basandosi sull'aspetto della Orland Park Station, una stazione a sud-ovest di Chicago.

"Source Code" (2011)

Parc Jean Drapeau, Montreal

Parc Jean Drapeau, Montreal

Orland Park Station, Chicago

La sequenza dell'esplosione del treno è stata girata tra S. La Salle Street e W. 33rd Street a Chicago, e modificata con la CGI.

"Source Code" (2011)

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La cava dove si dirige il furgone bianco dell'attentatore che vediamo nella seconda parte del film è la Vulcan Materials, al 5500 di Joliet Road a McCook, un comune dell'area metropolitana di Chicago.

"Source Code" (2011)

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Una delle location più riconoscibili e famose del film è sicuramente il Cloud Gate, la scultura dell'artista britannico di origini indiane Anish Kapoor, soprannominata affettuosamente "The Bean" (in italiano "il fagiolo"), situata al centro della AT&T Plaza nel Millennium Park di Chicago

"Source Code" (2011)

Cloud Gate, Millennium Park, Chicago

"Source Code" (2011)

Cloud Gate, Millennium Park, Chicago


10 - Unstoppable - Fuori Controllo

"Unstoppable - Fuori Controllo" (2010) è un thriller d'azione diretto da Tony Scott ispirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto, il (quasi) disastro ferroviario avvenuto in Ohio il 15 maggio 2001 quando un treno fuori controllo, il CSX 8888, percorse oltre 100 km senza personale a bordo. 

Frank Barnes (Denzel Washington) è un esperto macchinista ferroviario che, insieme al giovane collega Will Colson (Chris Pine), si trova coinvolto in un incredibile incidente ferroviario. Un grosso treno merci soprannominato "Triplo 7", dopo essere stato abbandonato dal macchinista per un errore di valutazione viaggia senza alcun controllo ad alta velocità ed in piena accelerazione lungo una linea ferroviaria della Pennsylvania. Il fatto che il convoglio sia carico di materiali chimici tossici rende la situazione ancora più drammatica. Il Triplo 7 nella sua folle corsa attraverserà la pericolosissima Stanton Curve, in pieno centro abitato, e Frank e Will saranno chiamati ad una corsa contro il tempo per fermare il treno ed evitare una strage.

Una curiosità: mentre Tony Scott stava effettuando delle riprese nel villaggio di Bridgeport, in Ohio, il treno utilizzato per girare il film deragliò veramente, fortunatamente senza provocare danni o feriti. 

"Unstoppable - Fuori Controllo" (2010)

Le riprese del film sono state realizzata nella Rust Belt degli Stati Uniti, letteralmente la cintura di ruggine, un'area industriale compresa tra Pennsylvania, Ohio e Virginia. Bellefonte, Milesburg, Port Matilda, State College, Bellaire, Brewster, Pittsburgh, Navarre, Monroeville e tante altre sono le numerose città in cui Tony Scott e la sua troupe si sono recati per girare le scene del film. 

Uno dei ponti più riconoscibili del film è il B & O Railroad Viaduct situato nella cittadina di Bellaire in Ohio. È sopra questo viadotto ferroviario che in una delle scene finali del film vediamo passare il treno poco prima di imboccare la pericolosa Stanton Curve.

"Unstoppable - Fuori Controllo" (2010)

Bellaire Bridge

Come possiamo vedere nella mappa in basso il viadotto porta direttamente alla diramazione ferroviaria in cui si trova la Stanton Curve del film.

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La famosa Stanton Curve del film inizialmente non era presente nella sceneggiatura del film. Venne scoperta da Tony Scott durante una ricognizione in elicottero per scegliere le location in cui effettuare le riprese. Approfittando dell'aspetto insidioso della curva, la sceneggiatura venne quindi riscritta trasformando la Stanton Curve in uno dei protagonisti della pellicola di Scott.

La linea ferroviaria in cui si trova la Stanton Curve non è nella città di Stanton, in Pennsylvania, come ci viene mostrato nel film, ma è situata nella cittadina di Bellaire, in Ohio, vicino al fiume Ohio. La famosa curva nella realtà fa parte infatti del già citato B & O Railroad Viaduct. Nel film la pericolosa sopraelevata corre accanto ad una raffineria che nella realtà non esiste e che è stata aggiunta successivamente con l'uso della CGI.

"Unstoppable - Fuori Controllo" (2010)

B & O Railroad Viaduct, Bellaire, Ohio.

CGI, B & O Railroad Viaduct, Bellaire, Ohio.

Nonostante che Tony Scott desiderasse ridurre al minimo l'uso della CGI, per completare le riprese della scena sulla Stanton Curve in cui vediamo il treno distruggere i cavi del telefono ribaltandosi leggermente, è stato necessario ricorrere all'uso di effetti speciali, creati per il film della Asylum (nota per le sue produzioni di film a basso costo come Sharknado e tanti altri).


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