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DUNKIRK: TUTTO QUELLO CHE DOVRESTE SAPERE SUL NUOVO ATTESISSIMO FILM DI CHRISTOPHER NOLAN

di Greta Cinalli e Valerio Greco

Giugno 1940, Operazione Dynamo, salvati oltre 300.000 soldati britannici e francesi intrappolati nella sacca di Dunkik che, martellati dal fuoco tedesco e falcidiati dalle navi, tentavano di tornare oltre Manica.

Furono infatti centinaia di migliaia le truppe alleate che al confine tra la Francia e il Belgio si ritrovarono circondate dalle forze armate nemiche. Completamente isolate via terra e intrappolate sulla spiaggia, per loro l'unica speranza di salvezza fu la massiccia evacuazione via mare verso l'Inghilterra, l'Operation Dynamo appunto, che Winston Churchill descrisse poi come un miracolo.

A questo momento cruciale delle Seconda Guerra Mondiale è dedicato “Dunkirk” il colossal scritto, diretto e co-prodotto da Christopher Nolan.

Il cast del film include attori prestigiosi come Tom Hardy, Kenneth Branagh e il premio Oscar Mark Rylance, ma i personaggi principali sono affidati ad attori esordienti o poco noti come Fionn Whitehead, Jack Lowden, Aneurin Barnard e il cantante dei One Direction Harry Styles. L'obbiettivo era ricordare che in guerra c'erano ragazzini di 16, 17 anni, non veterani, e “trovarli – spiega Nolan – è stato molto difficile, volevo attori che avessero l'età di quei soldati ragazzini per far capire quanto possa essere stato terribile vivere quell'esperienza da giovanissimi”.

credits: Warner Bros.

Nolan ha scelto di ricostruire quest'epopea da tre diversi punti di vista: il molo, dove sotto la guida del comandante Kenneth Branagh si muovono i soldati britannici e francesi stremati dall'offensiva nazista; il cielo, dove il pilota Tom Hardy volteggia temerario con il suo Spitfire; il mare, la via di fuga, dove Mark Rylance a bordo di una piccola imbarcazione, la Moonstone, cerca di dare il suo contributo alla ritirata. È il regista stesso a spiegare il motivo di questa scelta: “Il film è narrato da tre punti di vista: l'aria (aeroplani), la terra (sulla spiaggia) e il mare (l'evacuazione delle navi). Per i soldati impegnati nel conflitto, gli eventi si sono sviluppati su differenti piani temporali: sulla spiaggia, ad esempio, alcune persone sono rimaste per un'intera settimana. Per chi era sulle navi, l'evacuazione è durata un solo giorno, al massimo. E se invece volavi sopra Dunkirk, la tua autonomia di carburante durava appena un'ora. E a seconda di dove ti trovavi, la versione della tua storia poteva essere molto diversa da quella degli altri. Così, per raccontare l'intera storia, ho pensato che l'unico modo fosse quello di mescolare le linee temporali. La storia è molto semplice, ma la sua struttura è molto complessa.

Per Nolan, che ha lavorato al progetto per 25 anni, dopo aver scoperto la vicenda durante un viaggio con la moglie, questo non è il classico film di guerra ma un'esperienza di sopravvivenza che se visto su uno schermo IMAX diventa un'immersione totale nell’orrore del conflitto raccontato dal regista con poco sangue, poche parole e pochissimi effetti digitali. In merito alla quasi assenza di dialoghi il regista ha dichiarato che “l'empatia per i personaggi non ha niente a che fare con le loro storie. Non volevo usare troppo il dialogo, volevo raccontare la storia dei miei personaggi. Il problema non è quanto chi sono, o chi fingono di essere, o da dove vengono. L'unica domanda alla quale ero interessato era: ce la faranno a sopravvivere, o verranno uccisi dalla prossima bomba che cadrà sul molo?”.

Una pellicola con poche parole, ma con una colonna sonora incredibilmente potente composta dal premio Oscar Hans Zimmer, con cui Nolan, a partire da “Batman Begins”, collabora da anni. Una fusione sorprendente di musica, effetti sonori ed immagini dove il potente punteggio di Zimmer aumenta le emozioni e crea una tensione degna di un thriller. Il regista in una recente intervista ha affermato che “quello che conta è vivere un'esperienza e per ottenere questo è fondamentale creare un'atmosfera, proprio come faceva Hitchocok”.

credits: Warner Bros.

Nolan ha girato il dramma della Seconda Guerra Mondiale su pellicola Kodak utilizzando un mix di IMAX (15 perforazioni) e pellicola 65mm (5 perforazioni) con obbiettivi sensibili a bassa luminosità Panavision e IMAX.

Il direttore della fotografia del film, Hoyte Van Hoytema, con cui Chistopher Nolan aveva già lavorato per “Interstellar”, spiega che quando lesse la sceneggiatura del regista inglese capì che il film non si occupava degli aspetti tipici e brutali della guerra “l'obbiettivo invece era quello di fondere lo spettacolo con l'emozione, per ritrarre l'intensità di questa terribile esperienza e il desiderio fondamentale dell'uomo di sopravvivere. Chris voleva raccontare la storia visivamente, con la massima chiarezza possibile, per farti sentire come se fossi proprio lì dentro gli eventi mentre si svolgono, reagendo con i personaggi”.

Quello che Nolan cerca è il massimo della qualità visiva e un'immersione ad alto impatto. I filmati girati in IMAX,con una risoluzione di nove volte quella della proiezione digitale in 2K, hanno una chiarezza quasi allucinatoria, Nolan lo chiama “realtà virtuale senza occhiali”.

Van Hoytema aveva già utilizzato la cinepresa IMAX come camera a mano per alcune sequenze di “Insterstellar”, ma in “Dunkirk” decide di utilizzarla in questo modo per gran parte del film, compiendo così un'impresa non da poco visto l'enorme peso, 25 chili, delle cineprese IMAX!

Per realizzare le riprese sugli aerei e nelle cabine di pilotaggio è stato necessario escogitare soluzioni ingegnose come lenti speciali che hanno permesso di posizionare la cinepresa in luoghi dove non sarebbe riuscita a stare. Nolan ricorda come siano riusciti persino a salire su una piccola barca e abbiano “girato in IMAX come se stessimo girando con una GoPro”.

Quasi il 75% del film è stato girato in pellicola IMAX, mentre per il restante è stata utilizzata la pellicola 65mm. Van Hoytema spiega come questa sia stata una scelta puramente pratica perché “volevamo raccontare la vicenda con la massima chiarezza possibile, ma le cineprese IMAX sul set sono molto rumorose, quindi abbiamo deciso di filmare con pellicola IMAX ogni volta che potevamo e di usare invece la pellicola 65mm a 5 perforazioni per le scene di dialogo.”

L'elaborazione del film è stata fatta presso la Fotokem a Los Angeles e per la distribuzione mondiale di “Dunkirk” sono state stampate più di 120 copie in pellicola 70mm con 5 perforazioni e 35 copie in formato IMAX a 15 perforazioni.

Anton Volkov ha proposto questa guida molto utile ai diversi formati del film

credits: Warner Bros.

Distribuito negli Stati Uniti dalla Warner Bros. Pictures in 125 sale sarà il film più diffuso in 70mm degli ultimi 25 anni. Nell'ultimo decennio abbiamo assistito infatti a una conversione di massa ai sistemi di proiezione digitale, e proiezioni in pellicola 70mm di film leggendari come ad esempio Lawrence D'Arabia sono un ricordo lontano o riservate a pochi fortunati in occasione di festival o rassegne cinematografiche. Recentemente il successo di film come “Interstellar” (2014 ) di Chirstopher Nolan, di “The Master” (2015) di Paul Thomas Anderson e di “The Hateful Eight” (2015) di Quentin Tarantino hanno riaperto la strada a questo tipo di esperienza cinematografica.

Per trovare il cinema più vicino a te che programma il film clicca qui: Reelfilm Kodak

Di “Dunkirk” esistono 6 formati diversi, e sicuramente il grande formato 70mm IMAX è il migliore per godere dell'incredibile qualità delle immagini del film e di quell'effetto immersivo desiderato da Nolan. In questo interessantissimo video di Slate.com potete osservare voi stessi le differenze tra i vari formati in cui è disponibile film.

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Le riprese del film di Christopher Nolan iniziarono il 23 maggio del 2016 proprio a Dunkerque in Francia negli stessi luoghi in cui avvenne la vera evacuazione. Il regista ha rivelato che inizialmente non era stata presa in considerazione l'idea di girare nella cittadina francese, e si era orientato verso altre location, ma dopo aver scoperto la città originale ha compreso che non poteva che fermarsi lì: “la realtà del luogo e la qualità unica della sua geografia ha reso inevitabile che ci fermassimo a filmare lì, qualunque fossero le sfide”.

credits: wenn.com

Per evitare l'uso di CGI, e creare un effetto di realismo e di immersione totale nella scena si è scelto di puntare a una ricostruzione colossale con mezzi e scenari reali. Per il film Nolan ha utilizzato navi e veri aerei d'epoca, equipaggiando addirittura un autentico aereo delle Seconda Guerra Mondiale con camera IMAX da distruggere durante le riprese. La produzione nelle scene di massa, oltre alle migliaia di comparse presenti sul set, ha usato anche sagome di cartone di soldati e veicoli per creare l'illusione di un grande esercito sulla spiaggia.

Nel lago artificiale Ijsselmeer nei pressi di Urk, una località nei Paesi Bassi sono state girate alcune riprese aeree e in mare in cui vediamo navi da guerra e lo Spitfire pilotato da Tom Hardy sfidare i caccia tedeschi in difesa degli uomini intrappolati a terra.

credits: BSR Agency/ Pieter van de Veerdonk / ween.com

Alcune scene del film che vedono protagonisti i personaggi di Fionn Whitehead e Harry Styles sono state girate nel Dorset nella stazione ferroviaria di Swanage con i suoi incredibili treni a vapore ancora oggi in funzione.

Nel porto di Weymouth nel Dorset sono state girate delle sequenze finali del film e alcune scene con Mark Rylance relative alla partenza della Moonstone, la piccola imbarcazione con cui decide di salpare, insieme al figlio Peter (Tom Glynn-Carney) e ad un amico del figlio George (Barry Keoghan), per dare il suo contributo al salvataggio dei soldati rimasti intrappolati a Dunkirk. 

credits:  wenn.com / spash news

La produzione del film ha utilizzato il serbatoio d'acqua alla Warner Bros. 'Stage 16 e ha girato alcuni esterni a Falls Lake presso gli Univarsal Studios a Los Angeles, mentre una delle riprese finali della pellicola è stata effettuata nella bellissima Jurassic Coast una linea costiera considerata Patrimonio dell'Umanità che si estende tra il Devon e il Dorset.

Nel bellissimo Castello di Dover in Inghilterra fino al 31 agosto scorsi si potevano trovare in mostra i costumi di scena indossati da Kenneth Branangh, Fionn Whitehead e Harry Styles. La mostra si è svolta nei tunnel segreti di Wartime sotto il castello, dove nel 1940 venne pianificata la massiccia evacuazione di Dunkirk.

In Italia “Dunkirk” è uscito il 31 agosto e, come già è successo in altri paesi nel mondo, in alcuni cinema acquistando il biglietto avrete in regalo alcuni fotogrammi da collezione della pellicola in 70mm.

credits: Valerio Greco

L'anteprima nazionale del film di Chirstopher Nolan si è tenuta il 28 agosto all'Arsenale di Venezia, poco prima quindi dell'avvio della 74ma Mostra del Cinema di Venezia. Come promesso dalla Warner Bros. Picture nel suo comunicato stampa si è trattato di un evento spettacolare, in cui i tre elementi chiave del film – Terra, Aria e Acqua – sono stati i protagonisti di un'esperienza unica.


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