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GRADINI FAMOSI: 15 SCALE RESE CELEBRI DAL CINEMA CHE PUOI VISITARE NELLA REALTÀ

"Joker" (2019)

di Greta Cinalli

Se vi dicessimo cinema e scale quali immagini vi verrebbero subito alla mente? Nella storia del cinema sono tantissime le scene girate su scale e scalinate diventate famose: dalla celebre sequenza della carrozzina nel film "La corazzata Potëmkin" (1925) di Ėjzenštejn alla scena da vertigine girata da Alfred Hitchcock nella tromba delle scale di un campanile nel suo film capolavoro "La donna che visse due volte" (1958). Per non parlare delle scale di velluto rosso di "Via col vento" (1939) dove Rhett porta in braccio Rossella O’Hara o di quelle magiche di Hogwarts che permettevano ad Harry Potter e ai suoi amici di spostarsi da un piano all’altro in "Harry Potter e la Pietra Filosofale" (2001).

"La donna che visse due volte" (1958)

"Via col vento" (1939)

"Harry Potter e la Pietra Filosofale" (2001)

Le ultime in ordine di tempo ad essere diventate famose sono le scale apparse in una ormai nota scena di "Joker" (2019) di Todd Phillips: la scalinata dove Joaquin Phoenix negli inquietanti panni del pagliaccio di Gotham si mette a ballare è diventata in poco tempo una meta turistica nonostante si trovi in un quartiere di New York che non gode proprio di un’ottima fama.

Le scale di "Joker" non sono le prime scale ad essere diventate un fenomeno turistico grazie ad un film, altre scalinate sono state rese celebri dal grande schermo e sono diventate meta di viaggi e addirittura, come nel caso della scalinata di "Rocky" (1976) a Philadelphia, talmente iconiche da diventare una delle location più visitate della città. Vi state chiedendo quali sono? Scoprite con noi 15 scale rese celebri dal cinema che esistono veramente e che potete visitare.


1 JOKER (2019)

Incoronato Leone d'Oro alla 76^ edizione della Mostra del cinema di Venezia, "Joker" (2019) di Todd Phillips sta sbancando i botteghini di tutto il mondo e in pochi mesi è riuscito a trasformare un’anonima location del Bronx in un luogo di culto: stiamo parlando della scalinata da cui scende ballando, sulle note di "Rock & Roll Part 2", uno straordinario Joaquin Phoenix nei panni del pagliaccio criminale di Gotham.

Le Joker Stairs (come sono state ribattezzate) si trovano tra il 1770 di Shakespeare Ave e il 1150 di Anderson Ave a New York, in una zona del Bronx che non è certo la prima meta di chi visita la Grande Mela, ma che in brevissimo tempo, grazie alla potenza del cinema, sono diventate un’attrazione turistica affollata di fan che si fanno immortalare sui gradini della scalinata mimando l’iconica scena del film, a volte anche vestiti in costume da clown!

"Joker" (2019)

Joker Stairs, Bronx, New York, Stati Uniti


2 THE WOLF OF WALL STREET (2013)

Uno dei momenti più memorabili e divertenti di "The Wolf of Wall Street's" (2013) di Martin Scorsese è senza dubbio la scena in cui un Leonardo DiCaprio da Oscar rotola giù per le scale del Brookville Country Club cercando di raggiungere la sua Lamborghini. Il personaggio che interpreta, il famoso broker Jordan Belfort, in quel momento si trova sotto gli effetti sedativi-ipnotici del Quaalude. Anche se gran parte della sequenza è stata improvvisata, DiCaprio ha raccontato che per capire come muoversi, oltre a rivolgersi allo stesso Belfort, ha guardato in loop un video su YouTube intitolato "Il ragazzo più ubriaco del mondo" da cui a preso gran parte dell’ispirazione per girare la scena.

Le scale del film di Scorsese si trovano all’interno del Willow Ridge Country Club, un club privato fondato nel 1917 ad Harrison, una cittadina situata nello stato di New York. Se provate a dare un’occhiata su Instagram scoprirete che sono tantissime le persone che si sono divertite a farsi fotografare distese sulle scale del Country Club cercando di imitare la famosa scena con DiCaprio.

"The Wolf of Wall Street's" (2013)

Willow Ridge Country Club, 123 North Street, Harrison, New York, Stati Uniti


3 YOUR NAME (2016)

Nella nostra lista delle scale cinematografiche più famose è finito anche un film d’animazione, si perché "Your Name" (2016), il bellissimo lungometraggio di Makoto Shinkai ha riscosso così tanto successo sia in Giappone che nel resto del mondo che sono nati addirittura dei tour che portano nelle location reali del film.

Itomori, la cittadina rurale dove vive Mitsuha, la protagonista del film, non esiste veramente ma è stata modellata sull’incantevole città di Hida situata nella prefettura di Gifu. Pensate che l’interesse verso "Your Name" è tale che la biblioteca pubblica della città (location di una delle scene del film) è stata costretta ad esporre un regolamento per far fronte al drastico aumento dei visitatori. La famosa scala di "Your Name" si trova però a Tokyo, la città dove vive Taki, il protagonista maschile del film e dove è ambientata una parte della storia. Nella realtà si tratta delle scale del Santuario di Suga situate in un tranquillo quartiere della città a dieci minuti dalla stazione di Yotsuya. Protagoniste di una delle scene più emozionanti del film sono tra le location più fotografate dagli appassionati e se salite su fino al santuario shintoista scoprirete molti ema (tavolette di legno sulle quali vengono scritte preghiere, desideri o ringraziamenti) lasciati dai fan del film.

"Your Name" (2016) di Makoto Shinkai

Le scale del Santuario di Suga, Tokyo, Giappone


4 SEX AND THE CITY (2008)

Lo sappiamo basta che pronunciamo le parole "Sex and the city" perché vi risuoni subito in testa il celebre motivetto della sigla della fortunata serie tv targata HBO. Diventa negli anni un vero e proprio cult e proseguita al cinema nel 2008 e nel 2010 con due film di successo, la serie è ambientata in una scintillante New York che non serve solo come sfondo per le avventure di Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda ma che è a tutti gli effetti la quinta protagonista delle vicende.

Il successo di "Sex and the city" è stato tale che nella Grande Mela troverete facilmente tour dedicati ai luoghi in cui sono state girate le scene più note, anche se diciamolo, per tutti la location imprescindibile è sempre e solo una: l’appartamento di Carrie Bradshaw al 245 East 73rd Street nell'Upper West Side di Manhattan. L’indirizzo è ovviamente finto e per realizzare le riprese degli esterni della casa è stato usato l’ingresso di un appartamento al 66 di Perry Street nel Greenwich Village, una delle zone più belle di New York. Le scale dell’ingresso dell’abitazione di Carrie sono diventate ormai un luogo iconico e chiunque abbia seguito le sue vicende televisive e cinematografiche non può andare via di qui senza essersi fatto almeno una foto ricordo. Attenzione però, a causa del continuo via vai di turisti non è più possibile salire sui gradini del mitico appartamento perché le scale sono state bloccate con una catena con tanto di divieto di oltrepassarle.

"Sex and the city" (2008)

L’appartamento di Carrie Bradshaw, 66 di Perry Street, Greenwich Village, New York, Stati Uniti


5 HARRY POTTER E LA PIETRA FILOSOFALE (2001)

Nel caso della saga di Harry Potter ad essere famosa è la scala della casa degli zii e del cugino Dudley, anzi per essere più precisi non è tanto la scala, quanto quello che c’è sotto la scala: il famoso ripostiglio dove il maghetto più famoso del mondo era costretto a dormire. Almeno fino all’arrivo della famosa lettera di Hogwarts inviata ad un "indirizzo così inequivocabile da non poter essere frainteso: Mr H. Potter Ripostiglio del sottoscala 4, Privet Drive Little Whinging Surrey".

Se vi state chiedendo dove potete vedere il ripostiglio del sottoscala, la risposta è presso gli Harry Potter Warner Bros Studios di Londra dove tra set, oggetti di scena, costumi e tanto altro potrete rivivere tutta la magia di questa saga indimenticabile.

"Harry Potter e la pietra filosofale" (2001)

Il ripostiglio del sottoscala, Warner Bros. Studio Tour: The Making of Harry Potter, Londra, Inghilterra


6 PRETTY WOMAN (1990)

Il finale di "Pretty Woman" (1990) con Edward (Richard Gere) che si arrampica sulla scala antincendio con l’aria della Traviata in sottofondo e un mazzo di fiori tra i denti per "salvare" la sua principessa Vivian (Julia Roberts) è probabilmente uno dei finali più romantici della storia del cinema. Forse non tutti sanno che per realizzare la scena sono stati necessari numerosi ciak, in quanto le scarpe di Julia Roberts scivolavano continuamente e il vestito di Richard Gere si sporcava salendo le scale.

La scala antincendio su cui Edward si arrampica è quella dell’hotel dove alloggiava Vivian che nella realtà è l'Hotel Las Palmas di Los Angeles situato nei pressi della famosa Hollywood Boulevard. Visto da fuori non è certo il posto più romantico del mondo, ma per pochi euro a notte potete provare a ricreare la scena con la vostra dolce metà e divertirvi a vivere un sogno perché come dice la voce fuori campo nel finale del film "benvenuti a Hollywood, qual è il vostro sogno? Tutti vengono qui, questa è Hollywood, la città dei sogni! Alcuni si avverano altri no, ma continuate a sognare, questa è Hollywood!" .

"Pretty Woman" (1990)

Hotel Las Palmas, 1738 N Las Palmas Ave, Los Angeles, CA 90028, Stati Uniti


7 GLI INTOCCABILI (1987)

"Sei solo chiacchiere e distintivo. Chiacchiere e distintivo". A volte basta una battuta per riconoscere un film e chi non ricorda questa battuta pronunciata da Al Capone (uno straordinario Robert De Niro) in un film divenuto un cult? "Gli intoccabili" (1987) di Brian De Palma è un gangster movie con un cast stellare (Kevin Costner, Sean Connery, Andy Garcia, Charles Martin Smith) ispirato alla biografia di Eliot Ness, l'agente al comando della squadra di investigatori che riuscì a far condannare Al Capone per evasione fiscale.

La sceneggiatura originale del film prevedeva una scena con uno scontro a fuoco su un treno nella famosa Union Station di Chicago, ma trovare un treno degli anni '30 sarebbe stato troppo caro e per ridurre i costi la Paramount chiese a De Palma di girare la scena dentro l’edificio. Nasce così una delle sequenze più cult della storia del cinema: la scena della carrozzina che scivola giù dalla scale durante una sparatoria tra Eliot Ness e gli scagnozzi di Al Capone che, grazie ad un sapiente uso del montaggio, lasciano lo spettatore con il fiato sospeso per nove minuti.

La scena, direttamente ispirata alla celebre sequenza de "La Corazzata Potëmkin" (1925) di Sergej M. Ėjzenštejn, è stata girata nella Great Hall della Union Station di Chicago, uno splendido edificio del 1925 che ancora oggi conserva il fascino della vecchie stazioni ferroviarie.

"Gli intoccabili" (1987)

Union Station, Chicago, Stati Uniti. Foto di Philip M. Goldstein

Kevin Costner e Brian De Palma sul set del film "Gli intoccabili" (1987)

Union Station, Chicago, Stati Uniti


8 DIRTY DANCING (1987)

Ci sono film che potremmo guardare all’infinito senza stancarci mai e "Dirty Dancing" (1987) di Emile Ardolino è proprio uno di questi. La storia d’amore tra la giovane Baby (Jennifer Grey) e il maestro di ballo Johnny (Patrick Swayze) tra scene indimenticabili come il ballo finale e battute cult come "nessuno può mettere Baby in un angolo" o "ho portato un cocomero" ha conquistato subito i cuori degli spettatori, merito anche di una colonna sonora incredibile fatta da canzoni come "(I've Had) The Time of My Life", vincitrice del premio Oscar come miglior canzone originale nel 1988.

Tra le scene più famose del film c’è quella in cui, al ritmo di "Wipe Out", Jennifer Grey prova più volte i passi di danza salendo e scendendo da una scala nel villaggio turistico dove il suo personaggio sta trascorrendo l’estate con la famiglia. Il Kellerman Resort del film esiste veramente, ma nella realtà si chiama Mountain Lake Lodge e si trova a Pembroke, in Virginia. La ripida scala di pietra dove vediamo Baby esercitarsi o in un’altra scena trasportare un cocomero si trova invece a Lake Lure, nella Carolina del Nord. La zona ora è proprietà privata e il piccolo ponticello bianco del film è stato rimosso, ma i gradini in pietra sono ancora li.

"Dirty Dancing" (1987)

"Dirty Dancing" (1987)

Lake Lure, Carolina del Nord, Stati Uniti


9 BLADE RUNNER (1982)

L'iconico Bradbury Building è il più antico edificio commerciale di Los Angeles. Commissionato dal milionario Lewis L. Bradbury venne costruito nel 1893 dal disegnatore George Wyman su progetto originale dell’architetto Summer Hunt. Il design dell’edificio è stato ispirato dal romanzo fantascientifico di Edward Bellamy "Looking Backward: 2000-1887" in cui l’autore descrive una società utopica dell’anno 2000 e sembra che Wyman per il suo progetto si sia basato su questo passaggio del libro: "Era il primo interno di un edificio pubblico del ventesimo secolo che avessi mai visto ... Ero in una vasta sala piena di luce, ricevuta non solo dalle finestre su tutti i lati, ma dalla cupola, la cui punta era a cento piedi sopra". Non ci poteva essere quindi posto migliore dove ambientare l’appartamento del genetista J.F. Sebastian nella Los Angeles futuristica di "Blade Runner" (1982) di Ridley Scott.

Le scale che si vedono nella scena in cui Rick Deckard (Harrison Ford) si introduce nell’edificio abbandonato dove vive J.F. Sebastian per dare la caccia ai replicanti Roy Batty (Rutger Hauer) e Pris (Daryl Hannah) sono quelle del meraviglioso atrio del Bradbury Building. L’ingressso, noto per la sua straordinaria luminosità, è stato riempito da Ridley Scott di fumo e faretti per creare l’atmosfera noir che vediamo nel film.

"Blade Runner" è diventato un film cult e l’intenso monologo finale del replicante Rutger Hauer "Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire." è forse il più bel monologo della storia del cinema. Per questo in tanti a Los Angeles entrano nel Bradbury Building per fare una foto ricordo, ma attenzione perché nell’edificio hanno sede numerosi uffici e i turisti sono i benvenuti solo fino al primo piano!

"Blade Runner" (1982)

Bradbury Building, 304 S Broadway, Los Angeles, Stati Uniti

Il Bradbury Building, grazie ai suoi incredibili interni, è stato scelto come sfondo da tante altre produzioni televisive e cinematografiche. Le scale a motivi geometrici con le bellissime ringhiere in ferro battuto che abbiamo visto in "Blade Runner" compaiono anche in altri film come ad esempio in una scena chiave del bellissimo film di Michel Hazanavicius "The Artist" (2011) con Jean Dujardin e Bérénice Bejo.

"The Artist" (2011)

Bradbury Building, 304 S Broadway, Los Angeles, Stati Uniti Foto di Dave Mullen


10 ROCKY (1976)

Considerata la seconda location cinematografica più famosa al mondo, la scalinata del Philadelphia Museum of Art, a Philadelphia in Pennsylvania viene visitata ogni anno da decine di migliaia di turisti grazie alla scena forse più celebre di "Rocky" (1976), quella in cui Sylvester Stallone corre per le strade della città sulle note del celebre brano di Bill Conti "Gonna Fly Now" finendo il suo allenamento sulle scale del museo a braccia alzate.

Il film venne realizzato in meno di un mese con un budget ridotto, ragione per la quale tutte le scene in cui vediamo Stallone correre per le strade di Philadelphia sono state girate senza permessi. Se guardate bene la sequenza in questione, vedrete infatti persone che guardano direttamente in camera perché erano ignare di quello che stava succedendo. "Rocky" fu un enorme successo di pubblico e nel 1977 vinse tre Oscar tra cui quello per Miglior Film e regalò a Sylvester Stallone un record particolare: insieme a Charlie Chaplin, Orson Welles e Roberto Benigni sono gli unici ad aver ricevuto la nomination all’Oscar come miglior attore e miglior sceneggiatura nello stesso anno e per lo stesso film.

La scena di Rocky Balboa che corre sulla scalinata con la musica in sottofondo è diventata talmente iconica che i 72 gradini di pietra davanti al Philadelphia Museum of Art sono ormai conosciuti da tutti come i "Rocky Steps" e sono tanti i turisti che vi si recano ogni giorno per scattare una foto con la statua di Rocky posta vicino alle scale e per imitare, con le braccia alzate, la famosa scena. La statua in bronzo di Rocky che inizialmente domina la vista sul Benjamin Franklin Parkway era stata creata per le riprese di "Rocky III" (1982) e venne donata da Stallone alla città a film ultimato.

"Rocky" (1976)

Sylvester Stallone sul set di "Rocky" (1976)

La scalinata del Philadelphia Museum of Art, Philadelphia, Pennsylvania, Stati Uniti

La scena della scalinata di Rocky ha ispirato omaggi e parodie in film, serie tv, cartoni animati e addirittura in spot pubblicitari. La scena finale di "Creed - Nato per combattere" (2015), lo spin-off della saga di Rocky Balboa, con Sylvester Stallone e Michael B. Jordan che salgono i gradini del Philadelphia Museum of Art e contemplano la vista sul Benjamin Franklin Parkway, è un chiaro omaggio all’iconica scena del primo film della saga.

Tra gli ultimi film ad essere stati girati sulla famosa scalinata troviamo addirittura un film su un supereroe: "Shazam!" (2019), la divertente pellicola basata su un fumetto della DC Comics e interpretata da Zachary Levi, è tutta ambientata a Philadelphia e non poteva esimersi dal citare "Rocky". Diverse scene del film sono ambientate infatti sulla celebre scalinata del Philadelphia Museum of Art come quella in cui Zachary Levi si diverte a sparare fulmini dalla mani al ritmo della famosa"Eye of the Tiger" (colonna sonora di "Rocky III").

"Creed - Nato per combattere" (2015)

"Shazam!" (2019)

Vista sul Benjamin Franklin Parkway dalla scalinata del Philadelphia Museum of Art, Philadelphia, Stati Uniti


11 L’ESORCISTA (1973)

Distribuito nelle sale americane il 26 dicembre del 1973, ironicamente proprio durante le festività natalizie, "L’esorcista" di William Friedkin è diventato uno dei maggiori fenomeni cinematografici di tutti i tempi ed è considerato uno dei migliori horror di sempre. Tratto dall’omonimo un romanzo di William Peter Blatty, racconta la storia di Regan una ragazzina posseduta dal demonio e di un prete che sta attraversando una crisi mistica che tenta di esorcizzarla.

La famosa casa dove si svolgono le vicende de "L’esorcista" esiste veramente e si trova a Washington, nel quartiere di Georgetown. Tuttavia la casa è diversa da quella che appare sul grande schermo, è stato aggiunto infatti il tetto ed è stata ricostruita un’intera ala finta sul lato orientale della casa per esigenze di copione: era necessario infatti che la finestra di Regan fosse vicino a delle scale situate poco distanti dall’abitazione. Già perché nella realtà le famose scale dove venne girata la scena della morte di Padre Karras e la finestra della ragazzina sono piuttosto distanti tra loro.

Anche prima che Friedkin vi girasse "L’esorcista" i gradini di questa ripida scala di Gerogetown evocavano già qualcosa di inquietante e spettrale tanto da essere soprannominati "Hitchcock steps". Ma oggi sono per tutti "The Exorcist steps'' e nel 2015 è stata addirittura posta una targa in fondo alle scale per ricordare che su quei 75 gradini è stata girata la drammatica scena finale del film. Il luogo è da sempre meta di fan e turisti tanto che attorno all’iconica casa è stato costruito un alto recinto scuro per proteggerne la privacy dei proprietari.

Nel 2013 William Peter Blatty e William Friedkin hanno rivisitato insieme alcune location del film tra cui, come potete vedere nella foto sotto, le famose scale di Georgetown.

"L’esorcista" (1973)

William Peter Blatty e il regista William Friedkin sulle scale de "L’esorcista" a Georgetown nel 2013. credits: USA Today

"The Exorcist steps'', Prospect street, Georgetown, Washington, Stati Uniti


12 IL BRACCIO VIOLENTO DELLA LEGGE (1971)

William Friedkin è passato alla storia per essere stato il regista de "L’esorcista" (1973), film che gli valse l’appellativo di "il regista del Male", ma quando diresse "Il braccio violento della legge" nel 1971 Friedkin era solo un giovane filmmaker semi-sconosciuto che grazie a questo innovativo poliziesco dal taglio documentaristico raggiunse il successo a Hollywood: il film vinse infatti cinque premi Oscar tra cui Miglior Regia e Miglior Film.

Basato sulla storia vera di un clamoroso sequestro di eroina nell’ambito di un traffico internazionale, il film racconta la storia di due investigatori della narcotici di New York, Jimmy Doyle (Gene Hackman) e Buddy Russo (Roy Scheider), che seguono la pista di un misterioso trafficante francese (Fernando Rey) che sta per concludere un affare colossale. Il film, rivoluzionario per contenuti, linguaggio e tecniche di montaggio ebbe un’enorme influenza sul cinema noir degli anni successivi.

Una delle scene più famose del film è senza dubbio quella del celebre inseguimento tra Gene Hackman a bordo di una Pontiac e il convoglio sopraelevato dirottato da un killer in fuga. La scena, spettacolare ed adrenalinica, costruita con un mirabile lavoro di montaggio, termina con l’uccisione del killer sulle scale della metro. Se vi trovate a New York cercate la New Utrecht Avenue/62nd Street di Brooklyn: è questa la fermata della metropolitana dove è stata girata la scena delle scale. Una curiosità: le riprese più pericolose di questa scena cult vennero filmate direttamente dal regista perché come raccontato dallo stesso Friedkin "io ero giovane e single, mentre i cameraman avevano tutti famiglia".

"Il braccio violento della legge" (1971)

"Il braccio violento della legge" (1971)

New Utrecht Avenue/62nd Street, Brooklyn, New York, Stati Uniti


13 VACANZE ROMANE (1953)

"Vacanze Romane" (1953), l’indimenticabile commedia romantica di William Wyler con Audrey Hepburn e Gregory Peck è stato il primo film americano ad essere stato girato interamente in Italia. La storia della principessa Anna, in visita ufficiale a Roma, che decide di fuggire dagli incessanti impegni diplomatici e che si imbatte nel reporter americano Joe Bradley che la porta in giro per la città eterna, è diventata una fiaba senza tempo che ci ha regalato sequenze indimenticabili. Tra i momenti cult del film chi non ricorda la celebre scena della fuga in Vespa o quella in cui Gregory Peck infila la mano nella Bocca della Verità? "Quale tra le città visitate è piaciuta di più a vostra altezza?" chiede un giornalista alla principessa nella scena finale del film. "Ognuna nel suo genere è indimenticabile. Tuttavia potrei dire…Roma! Sì Roma, senz'altro. Il ricordo di questa mia visita non mi abbandonerà, fintanto che vivrò" è la risposta di Anna.

Il film è un’immersione nella bellezze della Roma degli anni ‘50, soprattutto dei suoi luoghi più belli e famosi tra i quali non poteva mancare piazza di Spagna: la famosa scena in cui Gregory Peck incontra (non proprio per caso!) Audrey Hepburn mentre mangia un gelato è stata girata infatti sulla meravigliosa scalinata di Trinità dei Monti. Erano i tempi in cui Roma veniva chiamata la "Hollywood sul Tevere" e questa l’immagine di Gregory Peck e Audrey Hapburn che parlano sulla scalinata è rimasta nella memoria collettiva tanto quanto quella dei due protagonisti sulla Vespa per le strade della capitale.

"Vacanze Romane" (1953)

La scalinata di Trinità dei Monti, Roma, Italia

La monumentale scalinata di Trinità dei Monti, con i suoi 135 gradini, è stata location di moltissimi film tra cui, solo per ricordarne alcuni, "Le ragazze di piazza di Spagna" (1952) di Luciano Emmer, "C’eravamo tanti amati" (1974) di Ettore Scola e "Il talento di Mr. Ripley" (1999) di Anthony Minghella.

"Le ragazze di piazza di Spagna" (1952)

"C’eravamo tanti amati" (1974)

"Il talento di Mr. Ripley" (1999)


14 THE MUSIC BOX (1932)

Stan Laurel e Oliver Hardy sono gli indimenticabili protagonisti di "The Music Box" (1932), l’esilarante cortometraggio di James Parrot, prodotto dal famoso regista e produttore cinematografico Hal Roach. La trama sembra semplice: Stanlio e Ollio sono impegnati nella consegna a domicilio di un pianoforte, ma quando ci si metterà di mezzo una lunga e ripidissima scala, nulla andrà ovviamente come previsto! Il film ha vinto il premio Oscar come Miglior Cortometraggio nel 1932 ed è una delle commedie più divertenti di Stanlio e Ollio.

La scalinata usata nel film esiste ancora e si trova nel quartiere di Silver Lake a Los Angeles, precisamente al 923-935 Vendome Street, tra North Vendome Street e Descanso Drive. Non cercate però la casa in cima alla collina dove Stanlio e Ollio dovevano consegnare il pianoforte perché in realtà si trattava di un set. I 133 gradini di cui è composta la scalinata sono noti ormai come "The Music Box Steps" e una targa posta su uno dei primi scalini ricorda proprio che questa era la location dove venne girato il film. Sono tante le location cinematografiche diventate iconiche a Los Angeles, ma questa è sicuramente una delle più visitate dai fan, tanto che esiste addirittura un festival chiamato "Music Box Steps Day" che ogni anno, proprio davanti alla celebre location, festeggia il famoso film di Stanlio e Ollio.

Nel recente biopic di Jon Baird "Stanlio & Ollio" (2018) con Steve Coogan e John C. Reilly la scena in vediamo i due protagonisti alle prese con una valigia sulle scale di una stazione è un chiaro omaggio alla scena del pianoforte che scivola giù lungo i gradini di "The Music Box". Scoprilo qui nel nostro articolo sulle location del film.

"The Music Box" (1932)

"The Music Box Steps", Silver Lake, Los Angeles, Stati Uniti


15 LA CORAZZATA POTËMKIN (1925)

La famosissima scena della scalinata di Odessa nel capolavoro del cineasta russo Sergei Eisenstein, "La Corazzata Potëmkin" (1925), è una delle sequenze più famose della storia del cinema. Il film, reso ancora più celebre dal mostruoso urlo di urlo di Paolo Villaggio nel "Il Secondo Tragico Fantozzi" (1976) che boccia "la corazzata Kotiomkin" come "una cagata pazzesca", racconta la rivolta dei marinai a bordo dell’incrociatore Potëmkin e della conseguente tragica strage a Odessa durante la rivoluzione russa del 1905.

L’enorme scalinata è situata appunto ad Odessa, in Ucraina. Costruita tra il 1837 e il 1841 è alta 27 metri e ha una lunghezza di 142, anche se grazie ad una illusione ottica le scale sembrano più alte di quanto non lo siano in realtà. Oggi la fama di questi 192 gradini divisi in 10 rampe è dovuta principalmente al film di Eisenstein e molte delle persone che visitano la scalinata lo fanno proprio per rendere omaggio a questo capolavoro della storia del cinema.

"La Corazzata Potëmkin" (1925)

La scalinata di Odessa, Ucraina

La drammatica sequenza della scalinata di Odessa, con i soldati che sparano senza pietà sulla popolazione e la celebre scena della carrozzina che scivola giù lungo le scale, negli anni è diventata iconica anche grazie al fatto di essere stata riletta da altri cineasti. L’omaggio più noto, come abbiamo già scritto sopra, è sicuramente quello di Brian De Palma nel suo gangster movie "Gli intoccabili", ma per tanti è innegabile che la sequenza sia diventata famosa grazie anche a Fantozzi. Ne "Il Secondo Tragico Fantozzi" la corazzata di Paolo Villaggio da"Potëmkin" divenne “Kotiomkin" perché la produzione del film non ottenne i diritti per usare le scene originali e il regista Luciano Salce dovette realizzare la sequenza della scalinata a Roma sulla scalea Bruno Zevi, una scalinata che collega Villa Borghese con Viale delle Belle Arti, vicino alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.

"Il Secondo Tragico Fantozzi" (1976)

Scalea Bruno Zevi, Roma, Italia


Quali di queste famose scalinate vi piacerebbe visitare? Ne conoscete anche altre? Scrivetecelo nei commenti!


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