"Helicopter’s Day - I Queen di Denis O’Regan" è il titolo della mostra che la ONO arte di Bologna dedica al lavoro del famoso fotografo britannico che seguì i Queen durante il leggendario Magic Tour del 1986 e che ha immortalato la band all’apice della loro carriera. Inaugurata il 12 dicembre la mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile fino all’1 febbraio 2020.
Nascosta in una stradina del centro storico di Bologna, a due passi da piazza Maggiore, la ONO arte è un ibrido tra una galleria d’arte e un bookshop. Definita da qualcuno "galleria rock", a causa delle innumerevoli mostre fotografiche dedicate alla storia della musica che in questi anni sono state ospitate nei suoi spazi, si occupa di cultura popolare del XX secolo attraverso le grandi icone della musica, del cinema e dello spettacolo. Dopo i nostri recenti viaggi con Peter Freestone a Londra e a Monaco di Baviera nei luoghi legati a Freddie Mercury, non potevamo non andare a visitare questa personale su Denis O’Regan. Visita che ci ha regalato la magia di una nevicata inaspettata, che ha reso una Bologna addobbata per le festività natalizie ancora più incantevole!
La mostra è composta da 40 fotografie e si snoda su tre piani: l’open space all’ingresso e il soppalco sono interamente dedicati alle immagini dei Queen, mentre nel piano interrato sono esposte le fotografie di alcune delle grandi icone della musica che O’Regan ha immortalato nel corso della sua carriera.
Denis O’Regan è stato uno dei fotografi più noti della scena musicale degli anni ‘70, ha lavorando per il New Musical Express e ha fotografato i più grandi musicisti della storia, da David Bowie a Freddie Mercury. Nato a Londra nel 1953, O’Regan scopre la musica all’età di 11 anni grazie ad un concerto dei Beatles all’'Hammersmith Odeon. Scopriamo che l’esperienza lo colpì a tal punto che negli anni ‘70 introdusse clandestinamente nello stesso luogo una macchina fotografica per scattare foto sia a Paul McCartney che ai Queen. Ma saranno i Led Zeppelin e David Bowie che lo convinceranno a fare il fotografo a tempo pieno e a lasciare il lavoro da broker nella City. Denis O’Regan vide per la prima volta i Queen in concerto nel dicembre 1973, quando la band suonava come gruppo spalla dei Mott the Hoople, guarda caso sempre all'Hammersmith Odeon.
Il titolo della mostra evoca uno dei concerti più spettacolari dei Queen, quello a Knebworth Park, che la band fu costretta a raggiungere in elicottero. Denis O’Regan fu il fotografo ufficiale di quel memorabile Magic Tour - la quattordicesima e purtroppo ultima tourée dei Queen - meno di un anno dopo infatti Freddie Mercury scoprì di avere l’AIDS e il concerto di Knebworth Park fu il suo ultimo concerto.
Il Magic tour si svolse interamente in Europa ed era legato alla promozione dell’album "A Kind of Magic". La tournée, iniziata in Svezia il 7 Giugno del 1986, riscosse così tanto successo che all’ultimo momento venne aggiunta una data al Knebworth Park di Stevenage, una cittadina a nord di Londra. Era il 9 agosto del 1986 e i Queen suonarono davanti ad un pubblico di 115.000 persone (anche se c’è chi ipotizza che fossero 200.000) per quest’ultimo leggendario concerto che prese il nome di "A Night Of Summer Magic".
A causa del grande traffico attorno al luogo del concerto, i Queen dovettero arrivare in elicottero, noleggiandone uno anche per il loro fotografo ufficiale. Fu così che Denis O’Regan scattò le foto che sarebbero diventate tra le più famose della rock band britannica. "Nella mia foto più importante dei Queen, i Queen non si vedono – avrebbe detto più tardi –. Ma questo è anche la testimonianza di quanto fossero diventati grandi. E l’elicottero parlava per loro".
Ed è proprio questa una delle prime foto che troverete esposte entrando alla ONO arte. A guardarla da vicino ci sembra di sentirlo il suono delle pale di quell’elicottero. I Queen allora erano una delle band più famose e di successo del mondo e la foto richiama alla mente il filmato di quel concerto evento e le immagini di quell’elicottero con il logo dei Queen che prende il volo da Londra, sorvola il Tamigi e la leggendaria Battersea Power Station (la vecchia centrale elettrica resa famosa dall'Album dei Pink Floyd) per atterrare a Knebworth Park dove si erano già radunate migliaia di persone.
Le ventisei date del Magic Tour raccolsero complessivamente 1.000.000 di spettatori, dei quali 400.000 nelle sole cinque date in Gran Bretagna. Denis O’Regan ha scattato foto sul palco e nel backstage in tutte le città europee toccate dalla band quell’estate del 1986. Tra i concerti più noti del tour ci sono sicuramente quelli dell’11 e del 12 Luglio al Wembley Stadium di Londra. Queste due esibizioni contribuirono a creare l’immagine iconica di Freddie Mercury con indosso il giubbotto giallo o il mantello color porpora e la corona. Questi due capi di abbigliamento, diventati tra i più celebri della storia del rock, sono importanti anche perché segnarono un cambiamento nel look di Freddie Mercury, diventandone un simbolo. Il giubbotto di pelle giallo, realizzato in tre diversi esemplari, era stato disegnato da Diana Moseley, la costumista dei Queen mentre non poteva esserci niente di meglio che indossare un mantello regale per la chiusura degli spettacoli sulle note di "God Save the Queen".
Look immortali che ritroviamo anche negli scatti di Denis O’Regan in mostra alla ONO arte, tra cui il più noto è sicuramente il grandangolo di Freddie Mercury fotografato con un braccio alzato al cielo e con indosso la famosa corona d'oro e il mantello color porpora guarnito di finto ermellino. Questa è una delle foto in mostra dalle dimensioni più grandi e anche una delle nostre preferite.
Qualche anno fa in un’intervista Denis O’Regan ha raccontato che una volta incontrò i Queen a Parigi e che Brian May lo salutò con un "Ah, DOR", l’aveva soprannominato così, con le lettere delle sue iniziali. Anni dopo scoprì che Freddie Mercury aveva fatto un ulteriore passo avanti e disse "aveva aggiunto qualche lettera in più e si riferiva a me come Doris, facendo sempre ridere tutti. Questo era Freddie, incredibilmente spiritoso".
La personale di Denis O’Regan alla ONO arte non è dedicata solo ai Queen, scendendo le scale per accedere al piano interrato troverete in mostra tanti altri grandi nomi della musica da David Bowie a Amy Whinehouse. O’Regan infatti negli anni ‘80 e ‘90 intraprese diverse tournée in giro per il mondo con diversi musicisti tra cui David Bowie, i Rolling Stones, ma anche i Duran Duran e gli Spandau Ballet. Nel 1985 ha lavorato anche come fotografo ufficiale per il Live Aid allo Stadio di Wembley. Le sue fotografie sono state pubblicate in diversi libri e con David Bowie ha realizzato il boxset in edizione limitata "Ricochet: David Bowie 1983" che documenta in modo intimo e completo l'anno di maggior successo di David Bowie dopo l'uscita del suo album "Let's Dance".
La ONO arte non è solo una galleria d’arte, al suo interno troverete infatti anche vinili, abbigliamento, gadgets e una piccola e cura libreria di settore dove sarete accolti da una bellissima gigantografia di David Bowie. Non mancano ovviamente anche prodotti dedicati ai fan dei Queen e ricordate che tutte le foto esposte in mostra sono anche in vendita.
Dal 12 dicembre 2019 al 1 febbraio 2020
LUOGO: Ono arte contemporanea, via Santa Margherita, 10 Bologna
ORARIO: martedì - venerdì 15 - 20 / sabato 10 - 13 e 15.30 - 20 / domenica e lunedì chiuso
orari straordinari festività 2019- 2020: 8 dicembre 15:30-20:00 / 15 dicembre 15:30-20:00 / 22 dicembre 15:30-20:00 / 24 dicembre 15:00-18:30 / 25 dicembre CHIUSO / 26 dicembre CHIUSO
COSTO: ingresso libero
SITO UFFICIALE: www.onoarte.com