Definito da Steven Spielberg "il miglior buddy movie dai tempi di Butch Cassidy", Green Book (2018) di Peter Farrelly conquista l’Academy e alla cerimonia degli Oscar 2019 si aggiudica ben tre premi: il più importante, quello di miglior film seguito da miglior sceneggiatura originale (Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly) e migliore attore non protagonista grazie a Mahershala Ali.
Questo bellissimo road movie ambientato nel 1962 parla di amicizia, razzismo, inclusione e di coraggio, perché "per cambiare i cuori delle persone ci vuole coraggio". Il film racconta la storia vera del famoso musicista afro-americano Don Shirley e dell’italo-americano Tony Vallelonga (detto Tony Lip) e del loro viaggio nel sud dell’America. Un profondo sud ancora segnato da politiche segregazioniste, in cui per viaggiare era necessario portare con sé un libro, il "The Negro Motorist Green Book", chiamato comunemente Green Book, da cui il titolo del film. Si trattava di una guida scritta da un’impiegato delle poste di nome Victor Hugo Green, pubblicata annualmente dal 1936 al 1966, che forniva un elenco di luoghi "amici" - hotel, ristoranti, stazioni di servizio e simili - dove potevano fermarsi gli afroamericani in viaggio.
Nonostante si tratti di un road movie che attraversa numerosi stati americani, per girarlo Peter Farrelly non si è mosso dalla Louisiana! A parte una giornata per filmare degli esterni a New York e un giorno nel New Jersey per catturare i colori delle foglie in autunno, come raccontato dal regista "quelli sono stati gli unici giorni in cui abbiamo girato fuori dalla Louisiana". Ciò include anche - in modo scioccante - la tempesta di neve ambientata nel Maryland. Perché incredibilmente mentre la produzione stava girando delle riprese notturne in una strada appena fuori la cittadina di Amite City si è messo a nevicare, cosa che non succedeva da un decennio in Louisiana.
Il film è stato girato in soli 35 giorni durante i quali lo scenografo Tim Galvin è riuscito a trasformare i diversi luoghi, le ville e i teatri della Louisiana in quelli del Bronx, dell’Ohio, della Pennsylvania, della Georgia, dell’Indiana, del Kentucky e così via. Pochissimi sono stati i set costruiti, tra questi ci sono l’appartamento di Tony a New York e quello di Don Shirley sopra la Canegie Hall che sono stati allestiti anche in base ai ricordi e alle foto di Nick Vallelonga, il figlio maggiore di Tony e co-sceneggiatore del film.
Partiamo quindi alla ricerca di tutte le bellissime location della Louisiana che vediamo nel film!
Le riprese esterne del Copacabana, il famoso nightclub di New York dove lavorava Tony Lip, non sono state girate nella Grande Mela, ma all’International House Hotel a New Orleans.
Le scene all’interno del Copacabana sono state girate invece nello storico Carver Theatre di New Orleans. Il teatro, che prende il nome dal famoso scienziato afro-americano, George Washington Carver, è stato costruito negli anni ‘50 per ospitare concerti, spettacoli teatrali ed eventi
Lo scherzo del cappello nascosto da Tony nella scena del guardaroba prende spunto da un fatto veramente accaduto. All’inizio degli anni ‘60 infatti Frank Sinatra andò su tutte le furie perché al guardaroba del Copacabana gli avevano perso il suo amato cappello. Fu proprio Tony Lip a ritrovarlo e a guadagnarsi una mancia di 100 dollari come ringraziamento da parte di Frank Sinatra.
La gara di hot-dog contro Paulie il Grasso è stata girata all’interno del Clover Grill, un ristorante in stile anni ‘50 situato nel noto quartiere francese di New Orleans.
La scena all’interno della Carnegie Hall di New York, dove Tony si reca per il colloquio di lavoro, è stata girata al Saenger Theatre di New Orleans. Quello che vedete sul grande schermo in realtà è il risultato degli effetti speciali grazie ai quali la parte superiore del teatro di New Orleans è stata sostituita con quella della Carnegie Hall.
Il Saenger Theatre aperto dal 1927 è stato recentemente restaurato dopo essere stato danneggiato dall’uragano Katrina nel 2005. Progettato per ricordare un cortile italiano del XV secolo, la sua caratteristica più sorprendente è l’ampio soffitto blu che ricrea un meraviglioso cielo stellato.
Se ve lo siete chiesti, la risposta è si. Don Shirley ha vissuto veramente sopra la Carnegie Hall e per ben 50 anni! Nick Vallelonga, il figlio maggiore di Tony, ha raccontato di essere stato nel suo appartamento quando era piccolo: "mio padre mi ha portato lì. Era come ... sai quando si aprono le porte del Mago di Oz e tu passi dal bianco e nero al colore? Ecco com'era. Da bambino, non potevo nemmeno crederci. Il Dottor Shirley aveva un trono, queste finestre dal pavimento al soffitto. Aveva un pianoforte a coda in mezzo alla stanza con lampadari. Era come Liberace-incontra-Beethoven. Tim Galvin (lo scenografo) ha fatto un lavoro fantastico nel ricreare e catturare tutto ciò".
La strada dove viveva Tony Vallelonga a New York è stata ricreata nel centro di Hammond, una città a nord ovest di New Orleans, che grazie alla sua architettura ferma a quella di cinquant’anni fa, si è rivelata perfetta per ricreare il quartiere del Bronx dove viveva Tony.
Notate come, grazie agli effetti speciali, nella facciata del palazzo usato per rappresentare la casa del protagonista sia stata aggiunta una scala antincendio tipica del paesaggio newyorkese.
Gli esterni della Carnegie Hall che vengono mostrati nel film non appartengono alla famosa sala da concerto di New York, ma sono quelli del Saenger Theatre. Più precisamente quello che appare nel film è il lato del teatro che si trova su Rampart Street. Se guardate bene noterete che, ricorrendo agli effetti speciali, la parte superiore dell’edificio è stata modificata in modo che ricordasse la vera Carnegie Hall.
La lussuosa Hall del Saenger Theater nel film diventa l’ingresso dell’albergo dove alloggiano i due protagonisti una volta arrivati a Pittsburgh, in Pennsylvania. È qui che si svolge la scena in cui Il dottor Shirley tenta inutilmente di dare lezioni di dizione a Tony con scarsi risultati.
Il concerto nella grande villa a Pittsburgh è stato girato in realtà presso la Brown-Villere Mansion (o WP Brown House) in una delle vie più note di New Orleans, la St. Charles Avenue. Questa sontuosa casa neoromanica dalle caratteristiche pareti esterne in muratura rocciosa è stata costruita nel 1904 dal re del cotone W.P. Brown per la moglie alla quale aveva promesso la casa più grande della città. La sala in cui vediamo il Don Shirley Trio suonare, mentre Tony li osserva fuori dalla finestra, è la sala principale della Brown-Villere Mansion.
Se la casa vi sembra familiare è perché in effetti è stata usata come set anche da altre produzioni, compare ad esempio nella prima stagione di "True Detective".
Le riprese esterne del teatro ad Hoover, nell'Indiana, dove Tony risolve a modo suo il problema del pianoforte sbagliato, sono state girate a New Orleans, al McAlister Auditorium nel campus della Tulane University.
Sempre alla Tulane University, ma questa volta all’interno della Dixon Hall, sono state girate le scene che si svolgono dentro il teatro.
Le scene che riguardano il pollo fritto sono alcune delle più divertenti del film. Nel loro tour verso gli stati del sud, i due protagonisti finiscono col passare per il Kentucky che, come sapete, è la patria ufficiale del pollo fritto. Qui è nata la nota catena di fast food KFC, acronimo di Kentucky Fried Chicken, specializzata appunto nella vendita di questo piatto che fa parte ormai della tradizione americana.
In uno dei bellissimi dialoghi del film Tony afferma: "lo sa, mio padre diceva: qualunque cosa fai, falla al 100%. Quando ridi, ridi, quando lavori, lavora. E quando mangi, mangia come se fosse il tuo ultimo pasto".
Impossibile quindi per Tony non fermarsi lungo la strada al Kentucky Fried Chicken per assaggiare il famoso pollo fritto che a detta di Tony va rigorosamente gustato con le mani. Tutti in America amano il pollo fritto, tutti tranne il Dottor Shirley a quanto pare. Spetterà quindi a Tony introdurlo a questo piatto tipico americano e a decantare le virtù delle cosce di pollo!
Durante le tappe del tour spesso i due protagonisti dormono nello stesso albergo, ma quando capita che debbano dormire in luoghi diversi a causa delle leggi razziali, le sorprese spiacevoli sono dietro l’angolo. Come succede nel caso del Carver Courts Motel di Louisville un motel di ultima categoria per soli neri, recensito nel libro verde "come se foste a casa vostra" . Le scene in questo caso sono state girate all’Aloha Motel di Metairie, un sobborgo di New Orleans.
Per le sue caratteristiche questo Motel è stato usato come set anche per girare alcune scene di "Logan - The Wolverine" (2017)
Al Benny's Place in West Thomas Street ad Hammond è stata girata la scena del bar di Louisville in cui Tony si precipita per togliere dai guai il Dottor Shirley.
Il concerto nella sontuosa residenza a Raleigh, nella Carolina del Nord, dove Don Shirley è costretto a fronteggiare gli atteggiamenti razzisti nei confronti degli afroamericani, è stato girato nella meravigliosa Houmas House Plantation and Gardens, una piantagione storica della Louisiana a Burnside, vicino a New Orleans.
Costruita su una curva del Mississipi e circondata da querce e splendidi giardini, questa bellissima villa greco rinascimentale del 1840 sembra proprio uscita da "Via col vento". Houmas House Plantation, definita "il gioiello della River Road della Louisiana", era la più grande piantagione di canna da zucchero in America.
Anche la scena della cena prima dell’esibizione, in cui viene cucinato a sorpresa per Don Shirley il suo piatto preferito, e quella successiva del concerto sono state girate alla Houmas House. Precisamente nella bellissima sala del The Carriage House Restaurant, uno dei ristoranti presenti all’interno del complesso e nella cosiddetta Sala delle riunioni, che si contraddistingue per le sue caratteristiche pareti verdi.
Houmas House oltre a Green Book è stata set di numerosi film tra cui "Piano... piano, dolce Carlotta" (1964) con Bette Davis.
Durante il viaggio i due protagonisti si fermano per fare un pranzo veloce da Stuckey’s, un piccolo snack bar lungo la strada. La scena è stata girata al Fast Foods Miss Ann's nel comune di Amite City. Qui il Dottor Shirley aiuta Tony a scrivere una lettera alla moglie Dolores in un scena veramente indimenticabile! "Cara Dolores, mentre sto scrivendo questa lettera sto mangiando le patatine e sta iniziando a venirmi molta sete…".
Nella cittadina di Amite City sono stati girati anche altri film come "Logan -The Wolverine" (2017) e "Cani sciolti" (2013).
La scena dell’esibizione alla Grand Opera House di Macon, in Georgia, è stata girata all'Orpheum Theatre di New Orleans, lo stesso teatro dove durante il New Orleans Film Festival 2018 si è svolta la premiere di Green Book.
L’Orpheum Theatre è stato costruito più di un secolo fa in stile Beaux Arts ed è uno dei pochi esempi di "sala verticale" negli Stati Uniti. Gravemente danneggiato dall’uragano Katrina nel 2005 è stato chiuso per 10 anni prima di essere restaurato e riaperto agli spettacoli.
Una delle scene più drammatiche del film si svolge a Macon ed è stata girata all’esterno e nella piscina coperta del New Orleans Athletic Club (NOAC), uno dei più antichi club sportivi in America che ha sede in un grande edificio nel quartiere francese della città.
Lo storico Roosevelt Hotel di New Orleans è stato usato come set per girare le scene del lussuoso hotel di Memphis, in Tennessee dove fanno tappa Tony e Don Shirley. Aperto 125 anni fa, il Roosevelt Hotel ha ospitato nel corso degli anni numerosi personaggi famosi come Frank Sinatra, Judy Garland, Marilyn Monroe, Marlene Dietrich, Douglas Fairbanks e Audrey Hepburn.
Nella sontuosa hall del Roosevelt Hotel si svolge il dialogo sulla musica classica tra Tony e Don Shirley.
Il Roosevelt Hotel è stato scelto come set anche da altre produzioni cinematografiche come "The Twilight Saga: Breaking Dawn" e "L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo".
L’English Turn Golf and Country Club è un lussuoso campo da golf privato e un country club. Nel cuore di questo luogo a pochi chilometri da New Orleans c’è la Clubhouse, una stupenda casa bianca che ricorda una delle leggendarie case della Louisiana. Le riprese delle scene del club privato a Birmingham in Alabama dove i Don Shirley Trio devono suonare per il concerto di Natale sono state fatte nella Clubhouse.
L’English Turn Golf and Country Club è stato usato come location cinematografica anche da altri film come "22 Jump Street" (2014), "99 Homes" (2014) e "La grande scommessa" (2015).
In una delle sequenze finali del film, Tony e Don Shirley finiscono a cenare in un dive bar chiamato Orange Bird. La scena è stata girata al Ruby's Roadhouse in Lamarque Street a Mandeville in Louisiana. Questo piccolo edificio in legno costruito negli anni ‘30 dagli operai di colore di una segheria è stato il primo luogo di intrattenimento afro-americano della zona e qui hanno suonato alcuni dei primi musicisti jazz.
Per quando riguarda le numerose scene al pianoforte, l’obbiettivo del regista era che lo spettatore guardando il film non dovesse neanche porsi la domanda se fosse veramente Mahershala Ali a suonare il piano o meno. E voi ve lo siete chiesti? La risposta incredibilmente è no, non era lui a suonare il piano, ma bensì Kris Bowers, il compositore della colonna sonora del film! Magie degli effetti speciali e in questo caso grazie al lavoro di Pixel Magic.
Mahershala Ali per interpretare Don Shirley ha preso lezioni di piano da Bowers per mesi per imparare dove mettere le mani, come sedersi e come muovere le spalle e il corpo. Per realizzare le sequenze delle esibizioni venivano fatte sempre due riprese, una con Kris Bowers che suonava il piano e un’altra identica con Mahershala Ali. Spettava poi agli addetti degli effetti visivi combinare i due take e si è trattato soprattutto di sostituire la testa del musicista con quella di Mahershala Ali. Con un risultato veramente sorprendete!
Nel film è stato fatto ampio uso degli effetti speciali, pensate che l’85% delle scene in auto presenta effetti visivi. Il motivo? Sul tetto interno della macchina usata per le riprese era presente infatti un difetto, ma nel film la Cadillac del 1962 doveva essere nuova di zecca, quindi perfetta. Nel video sotto, Pixel Magic vi svela alcuni degli effetti visivi del film.
Se avete amato Green Book
Non può mancare nella vostra collezione personale l’edizione Combo Blu-Ray e DVD del film a tiratura limitata. La trovate qui: Green Book Combo
La colonna sonora del film è disponibile sia in versione cd che in versione vinile. La trovate qui: Green Book soundtrack cd / Green Book soundtrack vinile
Se dopo aver visto il film volete scoprire la musica di Don Shirley vi consigliamo questo best of che documenta il modo in cui il compositore ha creato la sua musica e che trovate disponibile sia in formato cd che in vinile. Lo trovate qui: The Best of Don Shirley cd / The Best of Don Shirley vinile
Se volete approfondire meglio la storia degli afroamericani presa in esame dal film di Peter Farrelly, potete leggere The Negro Motorist Green Book, la guida annuale per viaggiatori afroamericani che da nome al film e che online trovate disponibile in un compendium che racchiude il contenuto di quattro volumi che attraversano trent’anni di storia della guida. La trovate qui: The Negro Motorist Green Book Compendium
FONTI
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