di Greta Cinalli
“Soul” (2020) il nuovo film d'animazione Disney - Pixar diretto dal premio Oscar Pete Docter e co-diretto da Kemp Powers è ambientato in una New York incredibilmente reale e cerca di rispondere a domande non facili come “Vi siete mai chiesti da dove vengono la vostre passioni, i vostri sogni e i vostri interessi? Cos’è che ti rende…TU?”.
Il film racconta la storia di Joe Gardner, un insegnante di musica in una scuola media del Queens che sogna di diventare un pianista jazz di professione e di suonare nei migliori club della città. Ma proprio quando gli si presenta l’occasione della vita, un passo falso lo porta dalle strade della Grande Mela ad un’altra dimensione, l’Ante-Mondo, il luogo dove si trovano tutte le anime prima della nascita. Determinato a tornare alla sua vita sulla Terra, Joe si allea con 22, un’anima ribelle, che cerca di fare di tutto per non nascere, convinta che non ci sia nulla di bello nella vita. Qui inizia l’avventura dei due protagonisti che li porterà a scoprire le risposte ad alcune delle domande più importanti della vita.
Joe Gardner è il primo personaggio afroamericano protagonista di un film d’animazione della Pixar e per questo è stata data molta attenzione all’autenticità culturale del personaggio. Per realizzare il film la Pixar si è avvalsa di un gruppo di consulenti interni composto da dipendenti di colore e di un gruppo esterno di esperti della rappresentazione degli afroamericani nei media.
Pete Docter voleva che i personaggi fossero il più possibile autentici e reali “sono un musicista dilettante e mi identifico davvero nel personaggio di Joe, ma non sono afroamericano. Non sono cresciuto in quella cultura. Avere Kemp nella squadra è stato di grandissimo aiuto da questo punto di vista e i consulenti culturali e i musicisti con cui abbiamo lavorato ci hanno trasmesso molte conoscenze”.
Kemp Power ha messo molta parte di se stesso in Joe, come lui stesso ha raccontato “Soul per me è un progetto molto intimo, un sogno che si realizza. Il protagonista è un afroamericano, ha più o meno la mia età, vive a New York come me ed è un musicista jazz e io amo il jazz… quindi c’erano molti aspetti di questo mondo che io conoscevo bene”. Powers ha quindi inserito le proprie esperienze personali nella scrittura del personaggio per fare in modo che quel mondo disegnato sullo schermo risultasse credibile a chi quel mondo lo conosce bene. La scena dal barbiere, ad esempio, è stata proprio un’idea di Powers e nasce dalla volontà di creare un personaggio afroamericano autentico e veritiero.
Siamo andati alla scoperta delle location newyorkesi (e non solo!) che hanno ispirato il film e che hanno contribuito a rendere Soul una delle pellicole più autentiche e profonde della Pixar.
Attenzione: contiene spoiler!
NEW YORK
Come avevamo già visto con Coco, la musica svolge un ruolo importante nei film d’animazione della Pixar. In Soul è la musica jazz ad essere al centro della storia di Joe, quindi non ci poteva essere location migliore dove ambientare il film di New York. “Non appena abbiamo scelto il jazz, abbiamo iniziato a esplorare la città di New York”, ha raccontato Pete Docter. “Anche se il jazz non è nato lì, New York è la capitale americana del jazz. È un centro culturale pieno di immigrati e influenze da tutto il mondo. È un luogo incredibilmente ricco e vivace in cui ambientare un film”. Anche Kemp Powers ha sottolineato il legame della Grande Mela questo genere musicale. “Il jazz è una forma d’arte unicamente americana e New York ha alle spalle una grandissima storia di musica jazz: alcuni dei musicisti più famosi sono noti per le loro esibizioni a New York City”.
Per gli animatori della Pixar creare da zero un luogo totalmente immaginario come l’Ante-Mondo è stato divertente, ma anche incredibilmente impegnativo e non da meno lo è stato disegnare il mondo reale, soprattutto perché in questo caso si trattava di New York, una città che tutti conosciamo e che abbiamo visto innumerevoli volte sul grande schermo. “New York è stata una sfida a modo suo” ha raccontato la produttrice del film Dana Murray “perché stai creando una città che tutti conoscono e amano, ma volevamo anche assicurarci di mettere il nostro stile lì dentro”.
La New York di Soul ha i colori vibranti della città in autunno e gli ambienti e gli edifici che vediamo sullo schermo appaiono incredibilmente autentici e reali anche perché i registi hanno voluto che non fossero troppo perfetti o puliti. Grazie alla risaputa cura per i dettagli che ormai contraddistingue la Pixar, tutto nel film risulta straordinariamente realistico: dai marciapiedi irregolari alla ruggine sulle scale antincendio fino agli edifici segnati dalla intemperie o scoloriti dal tempo. La shading art director Bryn Imagire voleva che l'età e la storia della città fossero visibili. “Abbiamo discusso su quanto avesse potuto essere vecchio un determinato edificio, quanti strati di pittura avesse avuto nel corso della sua vita, quali minerali si erano depositati, o ancora quanti escrementi di piccioni ci fossero…”.
Sono essenzialmente due le zone della Grande Mela che vediamo nel film: il Queens, dove vive Joe Gardner, che è uno dei cinque distretti di New York ed è considerata l’area urbana più etnicamente diversificata del mondo e il Greenwich Village, un quartiere storico della città patria di artisti e musicisti, dove si trova l’Half Note, il jazz club dove Joe sogna di duettare con Dorothea Williams.
Per riprodurre New York in modo fedele e autentico gli animatori della Pixar hanno visitato la città e fatto sopralluoghi nelle scuole del Queens e nei jazz club più famosi del Grande Mela, ma come era già successo in passato per altri film hanno trovato ispirazione anche vicino casa, nella zona della Bay Area, in California. Il team ha anche parlato con barbieri, sarti e professori di musica per ottenere informazioni sulla vita reale delle persone e per osservare ogni particolare del loro lavoro.
Il film della Pixar si muove fra le strade di New York mostrando sullo schermo immagini familiari come il treno numero 7 che oltrepassa la curva di Queensboro Plaza vicino ai famosi Silvercup Studios; l’iconico skyline di Manhattan e i fuochi d’artificio sull’East River; i caratteristici palazzi in ghisa e mattoni con le scale antincendio all’esterno; la Subway, la famosa metropolitana di New York e tanto altro. Soul però ci mostra anche barbieri e negozi di sartoria, ovvero quelle piccole imprese di quartiere che compongono il tessuto di New York e che sono l’anima della città. Il film riesce in modo incredibile a far percepire com’è vivere nella Grande Mela, portando sullo schermo dettagli molto newyorkesi come il caos cittadino, lo stress di prendere la metro, lo street food, gli incontri con personaggi eccentrici come il simpatico Moonwind e addirittura, come vedrete, un topolino che trascina un pezzo di pizza!
Tra le zone del Queens più riconoscibili nel film c’è Jackson Heights che, con una popolazione di 180.000 persone che parlano circa 167 lingue diverse, è il quartiere culturalmente più diversificato di New York. In una delle scene in cui Joe e 22 vanno in giro per la città si vede chiaramente il treno sopraelevato che corre lungo la Roosevelt Avenue, l'arteria principale del distretto, mentre i due protagonisti passeggiano lungo la strada piena di negozi sotto la linea della metropolitana.
Sotto alcuni scorci del Queens e del Greenwich Village che, pur non essendo le esatte location ritratte nelle scene del film, mostrano come gli animatori della Pixar siano riusciti a riprodurre perfettamente le atmosfere di queste zone di New York sullo schermo.
LA SCUOLA DI MUSICA
Come raccontato dallo stesso Powers, la troupe del film si è recata a New York per fare dei viaggi di ricerca. “Un posto che abbiamo visitato è stata una scuola pubblica nel Queens, poiché è lì che Joe fa l’insegnate nel film, e mentre eravamo lì abbiamo incontrato il dottor Peter Archer, un insegnante di musica delle scuole medie incredibilmente appassionato” che è stato una grande fonte di ispirazione per la creazione del personaggio di Joe Gardner.
La scuola di cui parla Powers è la Nathaniel Hawthorne Middle School, una scuola media nell'area di Bayside dove il dottor. Archer ha insegnato per decenni ispirando generazioni di studenti. Gli animatori della Pixar sono stati molto fedeli nel riprodurre l’ambiente della scuola: dalle mattonelle bianche nel corridoio ai pannelli azzurri alle pareti della classe fino alla scrivania piena di cose e alle foto attaccate al muro insieme alla bandiere americana che all’inizio del film si vedono alle spalle di Joe. Il risultato, come potete vedere voi stessi nelle immagini sotto, è una rappresentazione incredibilmente realistica della realtà.
L’HALF NOTE
Come sappiamo l’aspirazione di Joe è di suonare in un famoso jazz club di New York e per dare vita sullo schermo all’Half Note, il locale in cui il protagonista spera di esibirsi con la famosa Dorothea Williams, gli animatori del film hanno visitato numerosi jazz club della Grande Mela. Se il nome sembra rifarsi ad un vecchio locale di Manhattan che si chiamava proprio Half Note Club, il logo - con la nota musicale e il pentagramma - ricorda quello del leggendario Blue Note Jazz Club, uno dei migliori locali di musica jazz del Greenwich Village.
L’esterno dell’Half Note invece è ispirato palesemente al famoso Village Vanguard: del resto quell’ingresso e quel portoncino rosso sono inconfondibili per gli amanti della musica jazz. Dire Vanguard oggi, infatti è come dire storia del jazz. Aperto dal lontano 1935 al numero 178 della 7th Avenue South nel quartiere del Greenwich Village, questo storico jazz club newyorkese è considerato un tempio della musica jazz ed uno dei pochi locali che è rimasto com’era e dov’era. E forse è stato proprio questo il motivo che ha spinto gli animatori della Pixar a prenderlo come modello anche per disegnare gli interni dell’Half Note.
Gli animatori della Pixar volevano catturare l’intimità tipica della scena jazz e come dicevamo anche gli interni dell’Half Note sono ispirati in larga parte proprio al Village Vanguard: entrambi sono situati - come molti locali del Greenwich Village - all’interno di un seminterrato dove una scala stretta conduce in uno spazio piccolo e intimo. Lo scenografo del film, Steve Pilcher, a spiegato che “in termini di dimensioni, l'Half Note è piuttosto fedele a quelle di un autentico locale jazz. Non volevamo contraddire la tradizione, la storia e la ricchezza di questi club. L'atmosfera è autentica ma contemporanea. È stato un piacere e un onore creare ritratti dei più grandi musicisti jazz da appendere alle pareti del locale”.
IL BARBIERE
Una delle scene più memorabili del film è quella in cui Joe si reca del Barbiere Dez per farsi fare un nuovo taglio di capelli d’emergenza. La scena è stata voluta dal co-regista Kemp Powers, “nella comunità Black non esiste un luogo più autentico della bottega di un barbiere dal punto di vista culturale”, ha raccontato Powers.“Da molti punti di vista è il centro della città, soprattutto per gli uomini afroamericani. È un luogo in cui si riuniscono uomini di tutte le estrazioni sociali”.
Per catturare l’aspetto e l’atmosfera di questo luogo così simbolico, la troupe del film ha visitato i negozi di numerosi barbieri e l'esperienza ha permesso loro di fare svariate osservazioni. “A New York le botteghe dei barbieri tendono a essere molto strette, dato che lo spazio costa molto in questa città”, afferma l'art director delle scenografie Paul Abadilla. “Abbiamo inoltre notato un elemento che differenzia i barbieri dai parrucchieri: quando i barbieri lavorano, i loro clienti danno le spalle allo specchio e osservano gli altri clienti in attesa, una cosa che incoraggia la conversazione e crea un maggior senso comunitario”.
Come già successo per altre pellicole, gli animatori Pixar hanno cercato ispirazione anche vicino casa, nella zona della Bay Area, in California. Tra le varie location che sono state visitate dalla produzione di Soul c’è anche His Imperial Majesty Barbershop, un barbiere di Oakland che, come potete vedere dalla foto sotto, è stato fonte d’ispirazione per il look da dare al negozio di Dez.
La scena dal barbiere ci da anche l’opportunità di ammirare - come era già successo in precedenza con la pelliccia blu del mostro Sully di Monsters & co. o con l’acqua in Alla ricerca di Nemo - le incredibili capacità tecniche degli animatori della Pixar che in Soul ci regalano una meravigliosa gamma di capelli neri, fatta di trame e colori incredibili. Anche il co-regista Powers si è divertito a dare il proprio contributo per la creazione del poster con le diverse acconciature per uomini di colore che si vede appeso nel negozio. Powers ha detto: “Solo essere in grado di mostrare i capelli neri che vengono tagliati, modellati, tagliati in forme diverse, colori diversi in un film Pixar è stata davvero una gioia”.
Il negozio di Dez è curato fin nei più piccoli particolari e se guardate attentamente vedrete che gli animatori della Pixar hanno messo qua e là dei dettagli incentrati sul mondo dell’hip hop. Nella parete in fondo al barbershop trovate, ad esempio, versioni artistiche delle copertine di album come King of Rock del gruppo hip hop Run-DMC, Radio del rapper LL Cool J, Illmatic di Nas o The Low End Theory del guppo A Tribe Called Quest. Tutti artisti che hanno radici nel Queens!
I barbershop della Grande Mela sono una vera e propria istituzione e grazie alla loro atmosfera retrò sono comparsi tante volte sul grande schermo. Pensate che addirittura vengono organizzati tour per ammirare lo stile, l’arredamento e i decori dei saloni da barbiere più famosi.
Purtroppo non sabbiamo a quali barbershop in particolare si siano ispirati gli animatori di Soul per creare il look esterno del negozio di Dez. Facendo una piccola ricerca su Internet abbiamo individuato però due barbershop di New York che sembrano avere molto in comune con i disegni realizzati per il film.
La bellissima insegna vintage azzurra e rossa di Tony's Park Barber Shop, uno negozio storico di Brooklyn da più di mezzo secolo di proprietà dell’italiano Tony Garofalo, ricorda molto quella del bellissimo concept art realizzato da Camilo Castro per il film.
Mr. Joseph's Village Hairstylists è invece un classico barbershop nel cuore di Greenwich Village: avete notato la scritta “Barber Shop” attaccata sul vetro del negozio? Non sembra anche a voi quasi identica a quella disegnata sulla vetrina di Dez?! Per non parlare delle sedie posizionate fuori dal negozio e del classico palo da barbiere rosso, bianco e blu. Il palo da barbiere è un’insegna antichissima che risale addirittura al Medioevo e c’entrano i salassi, ma questa è un’altra storia!
Intanto voi cosa ne pensate dei barbershop che abbiamo trovato? Avete notizie più sicure circa la fonte di ispirazione che è stata usata per disegnare l’esterno del negozio di Dez? Scrivetecelo nei commenti e aiutateci così a migliorare questo articolo!
LA SARTORIA
Libba Gardner, la madre di Joe, è una donna d'affari orgogliosa che possiede da decenni una sartoria di successo nel Queens. Questa ambientazione è fondamentale nel film, perché è qui che prende vita il rapporto tra Joe e sua madre.
Per rendere le scene ambientate nella sartoria della madre di Joe il più fedele possibile alla vita reale, gli animatori della Pixar ancora una volta hanno trovato la loro fonte di ispirazione vicino casa e si sono rivolti ad un piccolo negozio di sartoria chiamato Advanced European Tailoring di Zoltan Hajnal e della moglie Puje a Berkeley, in California.
La scelta non è stata casuale perché i coniugi Hajnal avevano già avuto rapporti con la Pixar ai tempi di Toy Story quando realizzarono per loro un abito da indossare a una cerimonia di premiazione negli anni '90. Gli animatori di Soul hanno quindi trascorso ore in questa sartoria - un piccolo e grazioso bungalow giallo con un tetto basso con struttura ad A - che sembra uscita da un cartone animato, osservando gli Hajnal al lavoro e disegnando ogni loro mossa.
LA METROPOLITANA
“Tranquilla è colpa della metropolitana, fa questo effetto. Ti stressa, ti esaurisce, puzza, fa caldo, è affollata. Tutti i giorni la stessa storia, giorno dopo giorno” dice Joe a 22 la prima volta che prendono insieme la metro per raggiungere la sartoria di Libba. La metropolitana di New York è il mezzo di trasporto più usato dai newyorkesi e nel film è stata riprodotta in modo molto realistico. Dalle mattonelle rettangolari bianche sui muri delle stazioni alle esibizioni dei musicisti lungo i passaggi fino alla ormai famosa mappa della metro - che nel film vediamo riprodotta su un poster nel vagone del treno su cui salgono Joe e 22 - sono tanti i dettagli famigliari che vediamo sullo schermo. Siamo sicuri che i tanti newyorkesi che prendono questo mezzo di trasporto tutti i giorni, guardando il film non potranno non esclamare “conosco quel treno!” oppure “conosco quella stazione!”.
In una scena cruciale nell’ultima parte del film vediamo Joe ricordare alcuni momenti significativi della sua vita e tra questi ricordi spunta un treno della metro con alle spalle l’incredibile skyline di Manhattan al tramonto. Si tratta di Queensboro Plaza, una stazione della metropolitana di New York che si trova a Long Island City, un quartiere situato nella parte occidentale del Queens. Queensboro Plaza è una stazione di superficie a due livelli, dove i treni diretti verso il Queens fermano al livello superiore, mentre quelli diretti verso Manhattan in quello inferiore. Questa linea della metro è perfetta per godersi una vista spettacolare sulla città: da qui infatti si può ammirare il bellissimo skyline di Manhattan che, soprattutto al tramonto, diventa qualcosa di veramente sorprendente!
Nel film della Pixar intravediamo anche l’iconica insegna dei Silvercup Studios, una delle più famose strutture di produzione cinematografica e televisiva di New York City, dove sono state girate serie di successo come Sex and the City e I Soprano. Mentre i tanti fan dei Queen ricorderanno sicuramente l’iconica insegna nel film Highlander - L'ultimo immortale e alla spalle della band inglese nel video Princes Of The Universe.
La stazione di Queensboro Plaza è già apparsa sullo schermo: la trovate in un'importante scena del film L'altra faccia del pianeta delle scimmie e in serie televisive come Seinfeld, Ugly Betty e The Newsroom.
In Soul la frenetica atmosfera di New York, i rumori urbani e la sua incredibile dinamicità sono stati rappresentati in modo reale e autentico. Sono tante le sequenze che mostrano il caos e l’energia dei suoi quartieri. L’animation crowds supervisor Guillaume Chartier ha raccontato che i registi hanno inserito un po' del tipico carattere newyorkese nei personaggi delle folle: “All'inizio del film c'è una sequenza in cui Joe sta correndo per arrivare alla sua audizione. Deve evitare un bel po' di persone. Ho chiesto a Pete Docter se voleva che le persone reagissero in un modo preciso e lui mi ha detto ‘No, questi sono newyorkesi, nulla li disturba”.
In un’altra scena del film, mentre 22 cerca di fermarsi sopraffatta dalla folla e dai rumori della città, Joe gli urla una delle regole base per sopravvivere nella Grande Mela: “non fermarti siamo a New York, non ci si ferma in mezzo alla strada! Vai, vai, vai!”. Nella città che non dorme mai, non ci si può fermare mai!
Pizza Rat è il famigerato topo di New York che nel 2015 raggiunse lo status di celebrità dopo che venne filmato dal comico Matt Little mentre trascinava una fetta di pizza giù per i gradini della metropolitana. Il video divenne subito virale, facendo divertire per settimane gli abitanti delle Grande Mela e non solo e se lo cercate sui motori di ricerca potreste imbattervi in frasi del tipo “questa è la cosa più newyorchese che vedrai mai”.
Quindi la scena in cui vediamo il gatto che passa davanti ad un topolino mentre trascina una fetta di pizza più grande di lui, non è un riferimento al piccolo protagonista di Ratatouille, ma all’ormai iconico Pizza Rat!
Se siete curiosi di vedere il video originale di Pizza Rat, lo trovate qui.
“Ok, so fin troppe cose sulla Terra e non voglio averci niente a che fare! - Ma ti perdi le cose belle della vita, come la...pizza!”
La pizza a fette è uno dei cibi di strada più amati dai newyorkesi e Joe’s Pizza nel Greenwich Village è il posto giusto dove andare se si vuole provare la tipica pizza slice di New York: "without a doubt this is the best pizza in the entire city" come ha affermato Ben Affleck al New York Post qualche anno fa. Deve averlo pensato anche Camilo Castro mentre realizzava i concept art sull’aspetto da dare ad una tipica pizzeria di New York.
Joe’s Pizza è un piccolo locale del Village dall’atmosfera “vissuta” molto famoso tra i turisti, ma anche tra i residenti. Anche se oggi ha varie sedi in diverse zone della città, la più popolare rimane quella al numero 7 di Carmine Street. Le pareti del locale sono tappezzate di foto di personaggi famosi e un cartello ricorda che la sede storica all’angolo tra Bleecker e Carmine Street, chiusa nel 2005, è apparsa in Spider-Man 2 (2004). Vi ricordate? È la pizzeria dalla quale Peter Parker viene licenziato per una consegna fatta in ritardo.
CURIOSITÀ
Tra i tanti Easter Eggs presenti in Soul ce n’è anche uno che rimanda al prossimo film della Pixar, Luca, del genovese Enrico Casarosa, in uscita a giugno del 2021.
Pixarpost ha scoperto infatti che in una scena in cui Joe e 22 camminano per le strade di New York, si vede per un’attimo un poster appeso nella vetrina di un’agenzia di viaggi chiamata “Go Far Travel” che invita a visitare Portorosso. Il nome ricorda le Cinque Terre, ambientazione del film di Casarosa e quello che dovrebbe essere il cognome del piccolo Luca, il bambino protagonista del film. Portorosso richiama alla mente anche Porco Rosso, uno dei capolavori del maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki, spesso citato da Casorosa come fonte d’ispirazione per il suo film. Nel poster, realizzato dalla scenografa di Luca, Daniela Strijleva, vediamo disegnate le case colorate in tipico stile ligure.
“Da ora in poi cosa farai nella vita? - Ne assaporerò ogni istante!”
SE VI É PIACIUTO SOUL
Avete individuato altre location di New York che fanno da sfondo al film? Scrivetecelo nei commenti e aiutateci così a migliorare questo articolo!
I prodotti all’interno di questo articolo sono stati scelti in maniera autonoma dall’autrice. All’interno di questo articolo troverai dei "link di affiliazione". Se farai un acquisto cliccando sui nostri link i siti affiliati ci riconosceranno una piccola percentuale. Per te non ci sono costi aggiuntivi, ma in questo modo sosterrai il blog di MovieTravel e tutto il lavoro che c’è dietro ogni articolo pubblicato. Ti ringraziamo di ❤!