Il nuovo film di Guillermo del Toro, "The Shape of Water" (2017), è una romantica fiaba gotica ricca di suggestioni fantasy e di riferimenti cinematografici.
Siamo in un laboratorio segreto americano, è qui che Elisa (Sally Hawkins), una donna delle pulizie, scopre una creatura anfibia (Doug Jones) dalle fattezze umane rinchiusa in una vasca piena d'acqua . Elisa è muta, e il suo mondo fatto si silenzio e solitudine la porta ad instaurare un rapporto di complicità con la strana creatura capace di vivere tra acqua e aria.
Lo sfondo di questa emozionante storia d'amore è quello dell'America della Guerra Fredda e del movimento dei diritti civili del 1963. I riferimenti, evidenti, sono a "Il mostro della laguna nera", "La bella e la bestia" e a tanto, tanto cinema.
"The Shape of Water" è una favola classica, con un'eroina volitiva, un mostro affascinante, spie russe, amici generosi e un villain spietato, che rivendica la forza dell'amore e il superamento di ogni tipo di razzismo o pregiudizio.
Il film è ambientato a Baltimora, nello stato del Maryland, ma è stato girato a Hamilton e a Toronto in Ontario, Canada. È in queste due città che Guillermo del Toro fa rivivere l'America degli anni '60.
Gli interni dell'appartamento della protagonista e dell'Occam Aerospace Research Center, il laboratorio governativo segreto di Baltimora, sono stati ricostruiti nei Cinespace Studios di Toronto.
L'appartamento di Elisa presenta una splendida finestra ad arco ispirata direttamente a "The Red Shoes" (1948) di Michael Powell e Emeric Pressburger, uno dei film preferiti dal regista.
Paul Austerberry, lo scenografo del film , ha spiegato che l'idea di Guillermo del Toro era quella di avere un appartamento sopra ad un cinema diviso in due stanze, in cui ogni stanza doveva riflettere la persona che lo abitava: il lato di Giles (Richard Jenkins), l'amico e vicino della protagonista, è stato quindi decorato in un modo vecchio stile, con carta da parati degli anni '20, mentre la stanza di Elisa doveva ricordare un passato romantico.
Tutto nel mondo di Elisa doveva essere modellato dall'acqua e così il suo ambiente presenta i colori tipici dell'acqua, dal ciano, al blu scuro, al verde blu; mentre nella stanza di Giles troviamo una tavolozza di colori più calda, con il senape, il marrone e il verdastro. Il regista ha voluto anche che dalle assi del pavimento filtrasse la luce proveniente dal cinema sottostante, in modo da emulare il modo in cui la luce traspare o riflette l'acqua.
Per il muro dell'appartamento della protagonista lo scenografo ha deciso di usare La grande onda di Kanagawa di Hokusai, dipingendone una versione in 3D sul muro e aggiungendo poi strati di invecchiamento e macchie, in modo che alla fine lasciassero solo intravedere un sottile accenno dell'opera sotto la superficie.
Il laboratorio governativo è stato creato dallo scenografo del film con uno stile architettonico brutalista. Per l'ideazione della piscina Austerberry ricorda di aver immaginato la creatura "emergere dalla piscina come una figura in cima a un tempio di ziggurat. Quindi, abbiamo usato questa figura solare stilizzata composta da un serbatoio circolare e da tubi radiali posizionati attorno ad esso come i raggi del sole. Volevamo che sembrasse emergere di fronte alla figura del sole su questo tempio".
Mentre gli interni del laboratorio sono stati ricostruiti come già detto in studio, per gli esterni invece è stato usato un edificio in stile brutalista, ideato dall'architetto John Andrews, situato nel campus di Scarborough dell'Università di Toronto.
Elisa, la protagonista del film, vive una un'esistenza solitaria e al tempo stesso sognante sopra un pittoresco cinema. Per gli esterni del cinema Guillermo del Toro ha scelto la Massy Hall di Toronto, una sala concerti-teatro tra le più famose del Canada.
Anche se la facciata è stata modificata per ovvie esigenze filmiche, sono riconoscibilissime le sue famose porte rosse e le sue caratteristiche scale in ferro.
Lo splendido Elgin Theatre di Toronto, col suo imponente design, è stato usato invece come set per le riprese delle scene che si svolgono all'interno del cinema.
Il produttore del film J. Miles Dale ha spiegato che le sedie di velluto rosso del teatro erano il colore perfetto per trasmettere il tema dell'amore del film. Pensate che la prima di "The Shape of Water" è avvenuta durante il Toronto International Film Festival proprio all'interno di questo cinema!
Gli effetti digitali curati dal team dello studio Mr. X di Toronto hanno avuto un ruolo importante nello sviluppo, nella produzione e nella post-produzione del film. Il team ha iniziato il lavoro quasi un anno prima delle riprese del film, curandone tutti gli aspetti, dalla realizzazione della misteriosa creatura marina protagonista della pellicola, alla rievocazione degli anni '60.
L'angolo tra Dundas Street e Ossington Street a Toronto si è così trasformato, grazie alla combinazione di effetti visivi e macchine d'epoca, in una delle strade centrali della Baltimora degli anni '60.
Sempre in Dundas Street si trova il Lakeview Restaurant trasformato da Guillermo del Toro nel Dixie Doug's, il negozio di dolci dove Giles porta Elisa per comprare una fetta di torta.
Il ristorante è famoso per essere comparso già altre volte sul grande schermo, in film come "Cocktail" (1988) con Tom Cruise, "Hairspray" (2007) con John Travolta o "Cosmopolis" (2012) con Robert Pattinson.
Il Keating Channel è un canale che collega il Don River al porto interno di Toronto sul lago Ontario. Scelto proprio per il suo accesso all'acqua, il luogo appare più volte in scene chiave del film. La sequenza che vedete qua sotto è stata girata lungo il canale, al 62, Villiers Street, mentre sulla destra è ben visibile la Gardiner Express Way.
Si è reso necessario però sostituire, con l'uso di effetti visivi, lo skyline di Toronto che appariva in lontananza, mantenendo invece inalterato il primo piano.
Per ricostruire la Baltimora degli anni '60 Guillermo del Toro è stato molto attento ad ogni dettaglio. Nelle sequenze dell'autobus che porta Elisa al lavoro, ad esempio, sono stati aggiunti molti manifesti pubblicitari d'epoca, in modo da ricreare l'ambientazione di quegli anni.
In "The Shape of Water" non solo la città di Toronto è stata trasformata nella Baltimora degli anni '60, anche nella vicina Hamilton sono state girate varie sequenze del film.
L'Hamilton City Hall, il municipio di Hamilton, che con i suoi otto piani rappresenta un punto di riferimento visivo al centro della città, nella finzione è stato trasformato nell'agenzia pubblicitaria in cui lavora Giles.
Le riprese si sono svolte sia all'esterno dell'edificio che all'interno. Il municipio dispone di una spettacolare hall a doppia altezza con una scala aperta, soffitti luminosi e un murale dell'artista George Franklin Arbuckle che compare nella scena in cui Giles si reca all'agenzia.
L'edificio di mattoni rossi che si trova al 181 MacNab St S di Hamilton è stato usato per le riprese esterne dell'abitazione del dottor Robert Hoffstetler (Michael Stuhlbarg), lo scienziato che, nel laboratorio segreto, si occupa della misteriosa creatura protagonista della pellicola.
Le sequenze che vedono protagonista il dottor Hoffstetler nella fabbrica di sabbia sono state girate all'interno della Lakeshore Sand Company, un'azienda situata nella zona industriale di Hamilton.
Finiamo con una delle immagini più suggestive del film, che anche vista senza effetti visivi e senza acqua, ma solo con luci e cavi che sorreggono gli attori non perde di poesia.
Fonti:
Atlas of Wonders.com: http://bit.ly/2CE1A1Y
Los Angeles Times: http://lat.ms/2CbZE4Q
ART OF VFX: http://bit.ly/2FmdQXF