di Greta Cinalli e Valerio Greco
Siamo stati a Roma dove, fino al 20 gennaio prossimo, lo storico Palazzo delle Esposizioni ospiterà “Pixar. 30 anni di animazione”, una mostra dedicata a tutti gli appassionati dell’animazione e non solo, per capire come dal bozzetto al grande schermo sono nati i personaggi che hanno fatto sognare tutti noi.
I film della Pixar fanno parte ormai dell’immaginario collettivo e scommettiamo che ognuno di voi avrà un particolare ricordo legato ad essi. Venti film in trent’anni, difficile scegliere un preferito, quelli della Pixar sono tutti capolavori. Da “Toy Story” (1995), primo film d’animazione completamente sviluppato in computer grafica, al recente “Gli Incredibili 2” (2018) la mostra vi farà scoprire indubbiamente la storia di questa grande casa di produzione fondata in California nel 1986, ma soprattutto il processo creativo che sta dietro le storie.
Quattrocento le opere in mostra, tra disegni a matita e pennarello, acquarelli, dipinti digitali, calchi, modelli fatti a mano e una ricca selezione di materiali video. Opere che fanno comprendere come abbiano preso vita le storie che conosciamo e amiamo e che mostrano lo spettacolare patrimonio artistico creato per ciascun film.
Partita nel 2015 dal MoMA e giunta a Roma dopo aver fatto il giro del mondo, la mostra, curata da Elyse Klaidman e da Maria Grazia Mattei per l'edizione italiana, svela al visitatore la doppia anima dei capolavori della Pixar: quella artigianale e creativa e quella digitale e tecnologica.
Il percorso espositivo, progettato dall’architetto e museografo Fabio Fornasari, è diviso in tre sezioni - Personaggio, Storia e Mondo - che rappresentano gli elementi fondamentali necessari per la realizzazione di un grande film. Per la Pixar il digitale è un medium per raccontare storie e nei suoi film la storia è sempre stata al centro di tutto insieme ad una grande attenzione ai caratteri dei personaggi e alla costruzione di mondi, di ambienti credibili e verosimili.
La curatrice della mostra Maria Grazia Mattei ha definito la Pixar una “bottega rinascimentale digitale” che crea capolavori, dove disegno a mano, scultura e informatica riescono a coniugarsi armonicamente sul grande schermo grazie ad un lavoro di equipe che ricorda molto la nostra bottega rinascimentale.
“I nostri film sono assolutamente high-tech, ma alla loro origine ci sono storie e personaggi sbocciati dall’immaginazione e dalla traccia di una matita su carta”. (Lee Unkrich)
L’allestimento è organizzato secondo un percorso ad anello in cui ogni film ha un proprio spazio riservato. Un susseguirsi di stanze dove il visitatore può scoprire la genesi dei personaggi, delle storie, le curiosità sulla produzione e ammirare le opere lasciandosi trasportare dai proprio ricordi d’infanzia.
Alla mostra abbiamo scattato veramente tante foto perché ogni schizzo, ogni disegno, ogni modellino fatto a mano ci sembrava una piccola opera d’arte. Selezionarle non è stato facile perché c’è qualcosa che ci lega a quasi tutti i film. Con i film d’animazione è così, ti entrano nel cuore. Avventurandoci nelle stanze della mostra, in questo percorso dal disegno al pixel, abbiamo scoperto i bozzetti preparatori di Woody e Buzz, le lastre a raggi X dei giocattoli di Toy Story, i calchi dei personaggi de Gli Incredibili, le architetture di Coco, il modellino di WALL-E, i pastelli su carta di Alla ricerca di Nemo, gli storyboard, gli studi sul colore e tantissimo altro.
Toy Story (1995)
“Verso l’infinito… e oltre!” “Vale la pena vivere anche se c’è solo un bambino che ti ama” (Toy Story 2)
A Bug’s life - Megaminimondo (1998)
"Le formiche non sono fatte per servire le cavallette! Siete voi ad aver bisogno di noi!"
Monsters & Co. (2001)
Mike: Mi dai il tuo odorante?
Sulley: Sì, che preferisci? "Miasmi d'Oriente", oppure "Acqua fetida"?
Mike: Ce l'hai "Cozze al sole"?
Sulley: No.
Mike: E "Cane bagnato"?
Sulley: Sì. Impuzzolentiscitici!
Alla ricerca di Nemo (2003)
Dory: Non fare lo scorfano brontolone! Quando la vita si fa dura, sai che devi fare?
Marlin: No, e non lo voglio sapere!
Dory: Zitto e nuota, nuota e nuota, zitto e nuota e nuota e nuota. Che si fa? Nuotiam, nuotiam!
Gli Incredibili - Una “normale” famiglia di supereroi (2004)
“Mi sento diversa. Ma…diversa va benissimo”
Cars - Motori ruggenti (2006)
“Allora il bello non era arrivare, il bello era viaggiare”
Ratatouille (2007)
“Non tutti possono diventare dei grandi artisti ma un grande artista può celarsi in chiunque”
WALL-E (2008)
“Eeeevah!”
Up (2009)
Russel: Buon pomeriggio io mi chiamo Russel e sono un esploratore della natura selvaggia della tribù 54 dodicesimo branco ha bisogno che l’aiuti in qualcosa, oggi signore?
Carl: No.
Russel: Potrei aiutarla ad attraversare la strada?
Carl: No.
Russel: Potrei aiutarla ad attraversare il cortile?
Carl: No.
Russel: Potrei aiutarla ad attraversare il portico?
Carl: No.
Russel: Ma devo aiutarla ad attraversare qualcosa..
Carl: Ehm no, me la cavo benissimo.
Ribelle - The Brave (2012)
“Alcuni dicono che al destino non si comanda, che il destino non è una cosa nostra. Ma io so che non è così. Il nostro destino vive in noi, bisogna soltanto avere il coraggio di vederlo”
Inside Out (2015)
“Non puoi fissarti su quello che non va bene. C'è sempre un modo per cambiare le cose, per divertirsi!”
Il viaggio di Arlo (2015)
“Vedi, a volte devi superare le tue paure, per riuscire a vedere la bellezza che ti circonda”
Coco (2017)
“Ricordami
Ora devo andare via
Ripensa a me
Sentendo questa melodia
Uniremo con le note il cuore e le anime
Il tuo amore rimarrà
Sempre per me
Ricordami “
Coco è uno dei nostri film preferiti. Ci ha emozionato e commosso tantissimo e scommettiamo che anche a voi è scappata più di una lacrima vedendolo, vero? A questo capolavoro della Pixar abbiamo dedicato un’articolo sulle location e le tradizioni messicane che hanno ispirato il film e che ve lo faranno amare ancora di più. Se ve lo siete persi lo trovate qui.
La mostra è arricchita da una rassegna cinematografica gratuita e da due spazi magici e spettacolari che per noi valgono da soli il prezzo del biglietto: l’Artscape e lo Zoetrope.
L’Artscape, sistemato in una delle ultime stanze del percorso espositivo, è un’installazione multimediale su widescreen in cui, attraverso un eccezionale montaggio di disegni e bozzetti, veniamo trasportati dentro al meraviglioso mondo della Pixar. Per noi è stata un’esperienza immersiva molto emozionante guardare seduti davanti a questo enorme schermo il susseguirsi di immagini e di suoni che, grazie ad un movimento tridimensionale simulato, danno l’impressione di entrare letteralmente dentro i film che abbiamo amato di più.
Lo Zoetrope di Toy Story dal vivo è davvero spettacolare (a noi vedendolo è scappato un sonoro “wao!”), ve ne innamorerete e non vorrete più andare via da li. Lo Zoetrope della Pixar è la versione tridimensionale dello zootropio, un dispositivo ottico che mostra come un’immagine ripetuta crei l’illusione del movimento. Ispirato a quello dedicato a Il mio vicino Totoro del Museo Ghibli di Mitaka in Giappone, lo zootropio della Pixar è qualcosa che restituisce quella forma ingenua di sorpresa e di creatività che appartiene al cinema delle origini. Guardandolo girare si comprende la magia dell’animazione e vi assicuriamo che è veramente ipnotico: difficile staccarsene!
Giunti al termine di questo viaggio nel mondo della Pixar ricordatevi che alla fine della mostra c’è anche spazio per divertirsi un pò: Sulley, Mike, Bob e il piccolo Jack-Jack a grandezza naturale vi aspettano e chi riesce a resiste alla tentazione di farsi una foto con loro?!
Pixar. 30 anni di animazione
9 ottobre 2018 - 20 gennaio 2019
Indirizzo: Palazzo delle Esposizioni, Via Nazionale, 194, 00184 Roma
Orari: Domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso
Website: www.palazzoesposizioni.it